Tutto bene per chi ha deciso di spostare i mobili dell’ex per fargli un dispetto: la Cassazione ha stabilito che non è reato se non vengono rovinati

La Corte di Cassazione, sesta sezione penale, con la sentenza n. 27465/2017 ha stabilito che nello spostare i mobili della casa dell’ex per fargli un dispetto non sussiste il reato di danneggiamento con violenza sulle cose.
La Cassazione ha infatti respinto il ricorso del p.m. col quale questi ha chiesto nei confronti di una donna di procedere per il reato ex art. 392 del codice penale, riguardante l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
Poiché non erano stati riscontrati danni sugli oggetti dell’ex, né erano stati resi inservibili, il fatto era stato ritenuto insussistente.
Secondo i giudici, infatti, per la configurazione del reato è fondamentale che vi sia un atto violento sugli oggetti tale da ottenere la distruzione, la rottura, il deterioramento o una sua trasformazione al punto da non poter essere più utilizzato come era stato originariamente previsto.
Di diverso avviso era invece il Procuratore Generale, secondo il quale per procedere ex art.392 basterebbe un’alterazione nella destinazione o nell’utilizzo degli oggetti prescindere da reali danni e manomissioni fisiche. E quindi, nel caso di specie, lo spostamento di mobili destinati ad arredare alcuni vani e il loro deposito in altro luogo avrebbe integrato la condotta punibile all’articolo di cui sopra.
Non condividendo la posizione del p.m., gli Ermellini hanno fatto riferimento ad una precedente sentenza, la n. 46153/2013, in cui veniva stabilito che addirittura l’asportazione di mobili di un appartamento, avvenuto senza danni agli arredi né all’immobile, non potesse integrare il reato previsto dall’art. 392 c.p.
La Cassazione ha quindi ritenuto il ricorso inammissibile e ha ribadito che ai fini della configurazione di questo reato è necessaria una condotta di danneggiamento, trasformazione o mutamento di destinazione del bene che renda necessaria una non agevole attività di ripristino.

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