Per il sindacato occorrono modifiche sostanziali per far fronte al fenomeno in pericolosa crescita della violenza contro gli operatori sanitari

La scia di violenza contro gli operatori sanitari cresce in modo esponenziale di giorno in giorno. Per l’Anaao Giovani si tratta di un fenomeno sicuramente influenzato dal disagio socio-economico, nonché da una minore offerta dei servizi sanitari. Occorrono, pertanto,  modifiche sostanziali e a breve termine.

A partire dall’applicazione del DGLS 81/08, “decreto estremamente complesso e preciso – afferma l’Associazione – nel tutelare il lavoratore e garantirgli il massimo profilo di sicurezza rispetto ad agenti fisici, biologici, chimici, anche se non c’è menzione della sicurezza rispetto all’’aggressione e violenza’ ai danni degli operatori sanitari”.

Nel provvedimento appare invece chiara la responsabilità a carico del datore di lavoro. Questi, nei casi di omissione della valutazione dei rischi e di mancata programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, è esposto a pene che comprendono l’arresto o in alternativa ammende che possono arrivare ai 150.000 euro.

Anaao Giovani esprime soddisfazione, invece, per la decisione della FNOMCEO di stanziare un fondo di tre milioni di euro, destinato anche al finanziamento di iniziative degli Ordini provinciali per la sensibilizzazione contro la violenza sui medici. Il tutto per quanto “appaia una chiara azione vicariante di uno Stato che sul tema aggressioni appare ancora molto timido”.

“Ci chiediamo peraltro i tempi di applicazione del DDL che con tanta solerzia era stato inviato alle Camere e che sembrava un’azione bipartisan condivisa e lontana da divisioni e posizioni partitiche”.

Il Sindacato chiede quindi che alla lodevole iniziativa della Federazione vengano associati interventi atti ad implementare i sistemi di sicurezza dei presidi di continuità assistenziale, dei pronto soccorso e delle altre sedi con analoghe condizioni di rischio. Il tutto mediante l’incremento di guardie giurate, posti di polizia e sistemi di videosorveglianza,  il potenziamento degli organici e le modifiche strutturali dell’edilizia sanitaria.

“Garantire il lavoro in sicurezza del medico garantisce non solo la sua protezione individuale durante l’espletamento della sua attività lavorativa, ma soprattutto garantisce ai pazienti la continuità dell’erogazione di una prestazione sanitaria di qualità”.

L’Anaao Giovani chiede inoltre l’istituzione di Osservatori metropolitani al fine di seguire con puntualità il fenomeno delle aggressioni che appare oggi in pericolosa crescita. Un incremento che senza i dovuti accorgimenti diventerà inarrestabile.

 

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