Ma la domanda da farsi, dopo la lettura della relazione, è una: la morte è legata ad una colpa medica?

Questa è la domanda che faccio ai tecnici lettori di Responsabile Civile che dovranno leggere la relazione con molta attenzione senza lasciarsi prendere dalla pigrizia di leggere le sole conclusioni.

Quindi anche oggi, come nei giorni scorsi, vi presento una relazione che a me è piaciuta tanto sia per l’impostazione che per la criteriologia analitica adottata, ma le conclusioni, ahimè, potevano essere fatte meglio (è proprio questa la differenza tra lo specialista e il medico legale).

La lettura della relazione mette bene in evidenza ogni criticità del percorso terapeutico e diagnostico del sig. PP e per ogni criticità vengono riferite le cause e le difficoltà oggettive in cui si sono “abbattuti” i medici.

Da un lato è evidente l’errato inquadramento diagnostico del paziente, dall’altro viene evidenziata dal consulente specialista (chirurgo toracico) ogni possibile giustificazione del comportamento dei medici presi singolarmente.

Evidentemente il sottoscritto ha richiesto allo specialista (che afferma che esiste la responsabilità dei sanitari) una precisazione a riguardo di alcuni aspetti cruciali della gestione del paziente che, seppur “isolabili” dalle considerazioni effettuate dallo stesso, dovevano venir meglio esplicitate (evidentemente ho terminato la definitiva relazione medico legale).

Questo mio dire può sembrare “inconsistente” e non potrei darvi torto, ma lo scopo di questi pezzi è quello di formare un contraddittorio con i lettori tecnici di Responsabile Civile che sia utile a tutti e specialmente ai giovani specialisti che non hanno quel bagaglio di esperienza tale da potersi “districare” bene in casi come questi.

In verità la bozza specialistica del chirurgo toracico sarebbe “quasi” il modello ideale di perizia per il giudice che è l’unico che deve stabilire se esiste una colpa dei medici (o della struttura) e quindi sentenziare un risarcimento o meno.

Insomma il ctu dovrebbe evidenziare al Giudice solo l’eventuale discostamento dei sanitari dalla best practice e fornire così allo stesso la “materia” per decidere. Purtroppo oggi non è quasi mai così, in quanto la maggior parte dei magistrati chiede al proprio consulente se esiste la responsabilità e certamente non è una procedura congrua in quanto si “trasforma” il ctu in Giudice e l’esperienza mi insegna che spesso è un disastro (anche se devo dire che esistono in Italia medici legali che possono fare i giudici in tale materia!)

In definitiva, secondo lo scrivente, esistono in questa perizia specialistica le motivazione per pretendere un risarcimento per procurata morte del paziente, quindi mi aspetto una grande reattività da parte di tutti non solo sulle pagine di questo quotidiano ma anche direttamente alla mail del sottoscritto (galipo@libero.it)

Dr. Carmelo Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

Scarica l’allegato:

Relazione tecnica relativa al decesso del paziente PP

Assistenza Medico Legale
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Scrivici a redazione@responsabilecivile.it o con whatsapp al numero 3927945623

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