L’Associazione Italiana Medici avanza le sue proposte per una fase ricostituente dell’Ente previdenziale che deve tornare ad essere ‘la casa di tutti i medici’ e non solo delle ‘elite’ sindacali ed ordinistiche

Suffragio universale per l’elezione dell’Assemblea Nazionale e attribuzione di una reale rappresentanza alle giovani generazioni negli organi di governo. Sono queste le due proposte presentate dall’A.I.M. – Associazione Italiana Medici – nell’ottica di una revisione dello Statuto dell’Enpam, resosi ormai necessario alla luce delle ultime vicende che hanno portato alle dimissioni del segretario della Fimmg Giacomo Milillo. L’Associazione ha diramato una nota per condividere alcune riflessioni partendo proprio dalla vicenda ‘Enpam Sicura’, con la premessa di non voler entrare nel merito delle reciproche ‘accuse’ mosse dalle parti, riservandosi di valutarne gli sviluppi e auspicando che si faccia piena chiarezza nel più breve tempo possibile.

Nel documento l’A.I.M. esprime grande preoccupazione oltre che nel merito, anche nel metodo, per quello che pare un ‘regolamento dei conti’ tra correnti e potentati sindacali che “rischia di minare alle fondamenta la stabilità e l’autonomia della Fondazione”. “Riteniamo – si legge – che, nel recente passato, segnatamente in occasione della revisione dello Statuto della Fondazione, siano stati commessi gravi errori di valutazione politica, estromettendo nei fatti le minoranze dalla gestione dell’Enpam, che è per definizione l’Ente previdenziale di tutti i medici contribuenti; tra questi, si annoverano sia l’adozione di un meccanismo elettorale maggioritario spinto, sia l’elezione dei segretari dei principali sindacati nel CdA della Fondazione. Tutto ciò ha prodotto uno scollamento tra gli interessi della base, rappresentata da tutti i contribuenti, da una parte, e delle organizzazioni professionali, ancorché legittimi, ma divergenti, dall’altra. Prova ne siano le polemiche recentemente sorte a fronte degli annunci del coinvolgimento dell’ENPAM nel Fondo Atlante 2, oltre che in altre operazioni finanziarie che sembrerebbero mettere in discussione la mission previdenziale ed assistenziale della Fondazione”.

Di qui le proposte avanzate nell’ambito di una discussione franca sulla governance dell’Ente previdenziale. “L’Enpam – conclude l’Associazione – torni ad essere la casa di tutti i medici e non solo delle ‘elite’ sindacali ed ordinistiche. In assenza di interventi tempestivi in tale direzione, in un momento storico in cui lo Stato ha sempre più bisogno di fare cassa, il pericolo è quello di mettere in discussione l’autogoverno della Fondazione da parte della Professione medica. Ma, se quest’ultima dimostrerà di non essere in grado di gestire responsabilmente il patrimonio previdenziale dei medici italiani, allora bisognerà arrendersi all’evidenza”.

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