La Procura del capoluogo salentino ha iscritto nel registro degli indagati sei sanitari; il fascicolo riguarda il caso di una bimba nata priva di vita da una donna al nono mese di gravidanza

Sei persone, tra medici e operatori ostetrici in servizio nel nosocomio di Galatina, sono state iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura in seguito al decesso di una bimba nata priva di vita lo scorso 27 marzo. L’ipotesi di reato formulata dal Pubblico ministero titolare del fascicolo – come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – è di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

In base a quanto raccontato dai genitori nella denuncia querela che ha dato il via alle indagini, il 24 marzo la donna, giunta tra la 37esima e la 38esima settimana di gravidanza, avrebbe riscontrato perdite scure e, dopo un consulto con il proprio ginecologo, si sarebbe fatta visitare nel nosocomio Brindisi per poi fare rientro nel proprio Comune di residenza, in provincia di Lecce.

Due giorni dopo si sarebbe nuovamente recata in ospedale, questa volta a Galatina, dove sarebbe stata sottoposta a tre tamponi vaginali. Quindi sarebbe stata invitata a tornare a casa in quanto il personale medico non avrebbe ravvisato anomalie.

Il 27 marzo, in seguito a nuove perdite, la gestante si sarebbe nuovamente presentata presso la stessa struttura sanitaria per nuovi accertamenti. La prima ecografia – riferisce ancora la Gazzetta del Mezzogiorno – avrebbe dato “esito favorevole alla prosecuzione della gravidanza”; in serata, tuttavia, la situazione sarebbe precipitata. Da un nuovo controllo, infatti, sarebbe emersa l’assenza di battito del feto. Il giorno successivo il parto naturale per estrarre la bimba.

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