Un ospedale è stato condannato a pagare un risarcimento danni da 50mila euro alla famiglia di una paziente caduta dalla lettiga non protetta

È caduta dalla lettiga non protetta nell’ospedale in cui era ricoverata mentre cercava di coprirsi, riportando un grosso trauma cranico.
È avvenuto all’Ospedale Cisanello di Pisa, che ora dovrà risarcire la paziente caduta dalla lettiga non protetta per i danni riportati. Risarcimento che è stato fissato dal Tribunale civile in 50 mila euro.
L’ospedale – per difendersi – ha risposto che le sbarre erano alzate e che il volo sul pavimento era stato accidentale e provocato dallo spostamento della donna.

Ma tra le due versioni, il giudice Marco Viani ha ritenuto più plausibile quella della paziente caduta dalla lettiga non protetta, e ha condannato l’ospedale a risarcire il danno.

Il risarcimento da 50mila euro è complessivo di oneri legali e spese specialistiche.
L’episodio, che risale al 21 febbraio 2012, è avvenuto nell’unità operativa Malattie cardiovascolari 2 a Cisanello.
La donna, una 87enne di Pisa, si era sentita male il giorno prima. A causa di forti dolori addominali, era passata in reparto dove era stata sottoposta a ulteriori accertamenti.
Ma mentre si trovava sulla barella, l’anziana è caduta rovinosamente sul pavimento procurandosi un trauma cranico e diverse fratture. Un colpo che per una persona di quell’età ha significato uno stop di almeno sei mesi tra inabilità assoluta e temporanea.
Il medico che l’aveva visitata ha inviato al giudice una relazione in cui sottolineava di aver tirato su le sponde della lettiga.
Ma questi, sulla base della consulenza tecnica, ha optato per la versione della paziente, ritenendola più credibile.
La figlia dell’anziana, nel corso della causa, aveva riferito che “da quanto mi ha detto mia mamma il dottore non ha rialzato le sbarre protettive e anzi queste non c’erano neanche
all’inizio; mia mamma mi ha detto di essere cascata mentre si tirava su la coperta perché aveva freddo, e ribadisco che lei dice che le sbarre non erano alzate”.
L’ospedale ha deciso di non ricorrere in appello e di risarcire il danno agli eredi della pensionata che, nel frattempo, è deceduta durante la causa.
 
 
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