Filippo Anelli: cumulo contributivo possibilità in più per molti e questione di giustizia e di civiltà

Tra pochi giorni l’Inps metterà a disposizione delle casse previdenziali dei professionisti la procedura informatica per evadere le domande di cumulo contributivo. Lo hanno annunciato nei giorni scorsi in una conferenza stampa il presidente dell’Inps Tito Boeri e il presidente dell’Adepp (oltre che dell’Enpam) Alberto Oliveti. Nell’occasione è stata presentata la convenzione quadro tra l’associazione degli enti previdenziali privati, e l’Istituto, che disciplina, appunto, le modalità per liquidare le pensioni in cumulo.

All’indomani di questo traguardo la FNOMCeO ha voluto felicitarsi con Oliveti per essere riuscito a concludere con successo la delicata trattativa. Un risultato che, sottolinea il presidente della Federazione, Filippo Anelli “permetterà ai professionisti che abbiano, in periodi diversi della loro vita, versato i contributi all’Inps e, nel nostro caso, all’Enpam, di non perdere nessun segmento contributivo”.

Per Anelli si tratta di una possibilità in più per molti e, come affermato dal Presidente dell’Enpam, di “una questione di giustizia e di civiltà”. In questo modo, infatti, “ogni segmento contributivo si potrà finalmente far valere ai fini pensionistici”.

Il cumulo, come ha spiegato in un’intervista a Radio RAI lo stesso Oliveti, è totalmente gratuito a differenza della ricongiunzione.

Chi vorrà richiederlo potrà farlo presentando la domanda all’Ente presso il quale è iscritto. In caso di iscrizione a più Casse o Enti, il richiedente potrà scegliere a chi presentare domanda. Sarà poi l’Inps a fornire la procedura automatizzata che prevede, tra l’altro, l’accertamento del diritto e la misura della pensione. Alla Cassa spetterà quindi il compito di calcolare la quota di sua competenza spettante al proprio iscritto e all’Inps erogarla in un unico assegno.

La possibilità del cumulo gratuito dei contributi accreditati nelle gestioni Inps e in altre Casse dei liberi professionisti è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2017. Lo stallo di oltre tredici mesi per l’attuazione della procedura è stato provocato dalle difficoltà nello stabilire le modalità operative che consentissero il rispetto di quanto stabilito dalla legge.

 

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