Fnomceo, sull’ esame di stato per i medici “anticipato” parla di tempi stretti. E ammette: ‘La laurea abilitante fa parte di uno step successivo’

È sempre sul tavolo la questione dell’ esame di stato per i medici, i cui tempi sono ancora stretti secondo Fnomceo.

Secondo Roberto Stella, coordinatore area strategica Formazione della Federazione degli Ordini-Fnomceo “Il progetto per abilitare i futuri medici e odontoiatri, licenziato con osservazioni dal Consiglio di Stato è tornato al tavolo Ordini-Ministero dell’Istruzione, e di qui andrà negli uffici del MiUr per diventare decreto”.

Per Stella si tratta di un provvedimento sul quale il Consiglio di Stato non ha dato indicazioni vincolanti per risolvere i quesiti che ha posto.

E, ricorda, “non si dovranno modificare disposizioni di legge ma solo regolamentari e c’è accordo sui contenuti”.

Quanto al tema relativo alla laurea abilitante, Stella frena ricordando che al momento si sta lavorando a una riforma per l’ esame di stato per i medici”.

“La laurea abilitante fa parte di uno step successivo. Al momento stiamo lavorando a una riforma dell’esame di stato, al quale sarà possibile prepararsi mentre si lavora alla tesi di laurea”.

Per Fnomco, il tirocinio trimestrale inizierà l’ultimo anno del corso di laurea.

Pertanto, aggiunge, “gli studenti che perdevano fin qui fino a sei mesi non subiranno tempi morti tra laurea, ammissione all’Albo, inizio dell’attività e iscrizione ai test d’ingresso alle scuole di specializzazione e al tirocinio in medicina generale”.

Ma com’è articolata la proposta di Fnomceo sull’ esame di stato per i medici?

Ebbene, oltre al tirocinio in corso di formazione pre-laurea, si prevedono tre novità molto importanti rispetto al decreto 445 del 2001.

La prima consiste in tre sessioni d’esame in corso d’anno invece di due.

Poi, la previsione di una prova che sia più aderente alla realtà in due atti, sulla base di domande a risposta multipla (90 teoriche e 90 di pratica-deontologia) elaborate ex novo dalla commissione istituita presso il MiUr anziché estratte a sorte dai quesiti depositati all’archivio pubblico.

Infine, niente penalizzazione di 0,25 punti per chi tenta e risponde in modo errato.

Su questo punto c’è stata una critica del Consiglio di Stato che vorrebbe non premiare chi tira a sorte con il rischio di indovinare.

In due ore e mezza canoniche, in questo modo, supererebbero l’esame i laureati che rispondono a 60 domande in ogni set, al momento ci riescono 99 su 100.

La seconda critica del Consiglio di Stato è stata la seguente.

Organizzando un tirocinio ante-laurea in ateneo si rischia di ingolfare lezioni e aule. Ancora, il dover rifare le domande ogni volta presta il fianco in teoria a critiche e a più ricorsi.

Ma il Consiglio di Stato non offre soluzioni né pone veti.

E Stella ribatte: “Penso che si possa partire con il nuovo esame di stato sin dal prossimo anno accademico. Resta da vedere per quali scaglioni di studenti universitari”.

Ecco qualche esempio.

“Quelli del 5° anno che nel 2018-19 faranno il 6° dovrebbero programmare o aver programmato il tirocinio già in questa fase e quindi potrebbero non trarre vantaggi – afferma Stella – a partire dal 3°-4° anno invece gli studenti sono “in corsa” per beneficiare di questo anticipo d’esame”.

Ma per Fnomceo non c’è tempo da perdere.

“Prima si mette in opera questa novità meglio è – osserva Stella,“visti i tanti pensionamenti nel Ssn difficilmente il nostro paese può continuare a buttare via per mesi una forza lavoro fondamentale”.

 

 

 

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