Medico costretto a utilizzare strumentari di sua proprietà a causa di ferri chirurgici mancanti e obsoleti. Avviata una ispezione in ospedale

Siamo all’Ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava dei Tirreni, provincia di Salerno, dove da tempo i medici parlano di ferri chirurgici mancanti e obsoleti.
Tutto è partito da una dichiarazione del professore Domenico Lombardi.
Il direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Pronto Soccorso dell’ospedale ha dichiarato che sarebbe stato costretto ad utilizzare ferri di sua proprietà in sala operatoria.
Il tutto a causa di ferri chirurgici mancanti e obsoleti. Un’affermazione shock che ha scosso i vertici dell’azienda ospedaliera. Vertici che, appresa la notizia, hanno avviato una indagine ispettiva.
Da questa è emerso un fatto importante. Il 26 ottobre scorso, il direttore medico dell’ospedale Luciana Catena, ha ricevuto una mail dal professore Lombardi. Questa era “finalizzata al sollecito della fornitura di strumentario chirurgico, già precedentemente avviata, con aggiunta di nuovo strumentario”.
Secondo Catena, insomma, non era stato possibile perfezionare l’istanza. Il motivo?

“Dopo avere inoltrato richiesta di acquisto, egli non si è mai peritato di sottoscrivere, con assunzione di specifica responsabilità, l’indispensabile relazione di conformità tecnica”.

La procedura di acquisto, infatti, era stata avviata in tempi rapidi da parte degli uffici competenti.
“Il professore Lombardi – affermano dal Ruggi – non ha tutt’oggi, benché sollecitato, espresso una propria valutazione di conformità dei dispositivi proposti da ditte diverse”.
“Risulta, viceversa – prosegue la nota – che la relazione definitiva, più volte modificata dallo stesso professionista, non è stata sottoscritta neppure in occasione della convocazione dello stesso presso gli uffici aziendali competenti”.
Insomma, sembra che l’Azienda non fosse stata messa nelle condizioni di poter effettuare una gara in merito. O almeno, così sostiene il nosocomio.
Quel che è certo è che la commissione ha accertato come presso la sala operatoria di Cava è comunque presente un “set chirurgico completo tale da soddisfare le esigenze chirurgiche dell’ospedale”.

Quanto all’utilizzo arbitrario di strumentario personale, la direzione generale si è riservata di assumere provvedimenti nei confronti del professore Lombardi.

Una polemica, quella dei ferri chirurgici mancanti e obsoleti, che ha coinvolto anche la politica.
Infatti, su questo è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia-An Edmondo Cirielli, che chiede la testa del direttore generale Cantone.
“Nelle prossime ore – dichiara Cirielli – depositerò un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di intervenire sull’ennesimo caso di malasanità in Campania che ha visto protagonista la facoltà di chirurgia dell’azienda universitaria di Salerno Ruggi d’Aragona dove al presidio di Cava de’ Tirreni mancano da due anni i ferri operatori”.
“Da oltre due anni – prosegue Cirielli – i medici dell’azienda universitaria denunciano l’esigenza del cambio di ferri vetusti. Un disagio dovuto al mancato perfezionamento dopo ben due anni dell’iter di gara per la sostituzione dei ferri a cui i medici sono costretti a sopperire utilizzando i ferri personali”.
Un episodio che per Cirielli “certifica il disastro della sanità in Campania”.
“È chiaro – conclude – come il tanto sbandierato cambiamento annunciato dal governatore Vincenzo De Luca sia solo un bluff.”
Secondo Cirielli, dunque, è necessario intervenire. E auspica che ciò avvenga in fretta. Possibilmente, anche coinvolgendo il ministro Lorenzin.
 
 
 
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