E il commissario straordinario della Asl, Maurizio Ferrante, annuncia: «Avvieremo procedure di licenziamento»
Sono 21 le misure cautelati interdittive che sono state effettuate ad Avellino nei confronti di altrettanti dipendenti della locale Asl, al termine di una indagine condotta dalla Squadra Mobile di Avellino e avviata lo scorso anno: dirigenti, medici e impiegati si assentavano dal posto di lavoro utilizzando impropriamente i badge.
Le immagini riprese dalle telecamere nascoste hanno permesso di incastrare gli indagati che usavano persino rivolgere gesti beffardi al macchinario utilizzato per registrare le presenze sul posto di lavoro; ora, l’accusa inoltrata è quella di truffa ai danni dello Stato.
Si è trattato, spiegano gli inquirenti, di un comportamento consolidato, “sprezzante delle regole e di ogni possibile controllo” che ha fatto finire sul banco degli accusati quattro dirigenti medici, due medici specialisti, sei infermieri, cinque impiegati amministrativi, due coadiutori, un operatore tecnico e un ausiliario.
Ora, Mario Ferrante, il commissario straordinario della Asl di Avellino, promette drastici provvedimenti per i dipendenti coinvolti: «Sono fatti gravi – dice – che richiedono interventi decisi: avvierò le procedure per il loro licenziamento e, non appena verranno quantizzate le ore di assenza ingiustificate dei dipendenti, chiederò alla Corte dei Conti di recuperare le somme equivalenti».