Il Presidente del Sindacato, Stefano Zingoni, chiarisce in una lettera l’interpretazione delle disposizioni statuarie in seguito alle dimissioni del Segretario Milillo

In seguito alle dimissioni del Segretario generale nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, dello scorso 23 settembre, la vacanza della posizione di vertice del sindacato ha aperto il problema relativo alla gestione ordinaria. Lo stesso Milillo, nella lettera indirizzata al Presidente nazionale e al Consiglio nazionale, in cui annunciava l’interruzione del suo mandato, dichiarava la sua volontà di astenersi ‘per correttezza’ dalla stessa gestione ordinaria.

Sulla questione è intervenuto il Presidente del Sindacato, Stefano Zingoni, con una missiva indirizzata ai componenti dell’Esecutivo generale nazionale e ai componenti del Consiglio nazionale generale, in cui rivendica, “valutata l’eccezionalità del momento, tenuto conto del superiore interesse del Sindacato di veder garantita, fin da subito, la gestione ordinaria e quella degli affari correnti”, il proprio compito, in forza all’articolo. 14, comma 1, lettera a) dello Statuto, di fornire interpretazione dello Statuto stesso.

In particolare Zingoni rimarca come l’articolo 12, comma 4 del documento statuario preveda la contemporanea decadenza dei componenti dell’Esecutivo eletti nella lista del Segretario, esclusivamente nell’ipotesi, chiaramente indicata, della sfiducia al Segretario nazionale generale; per ogni altra ipotesi di decadenza del Segretario, comprendenti quindi anche le dimissioni, come nel caso di Milillo, la decadenza dell’Esecutivo non è prevista.

Pertanto, prosegue il Presidente, “è legittimo interpretare che nel caso di indisponibilità del Segretario nazionale generale venuto a mancare per una qualsiasi ragione, diversa dalla sfiducia, la gestione ordinaria resta in capo ai componenti l’Esecutivo eletti col Segretario, ciascuno limitatamente alle proprie competenze e per il tempo necessario per provvedere, a norma di Statuto/Regolamento, alla elezione del nuovo Segretario Nazionale Generale e dei componenti dell’Esecutivo della sua lista”.

Quanto alla nomina del nuovo Segretario lo Statuto, all’articolo 12, comma 5, rafforzato dall’articolo 9, comma 10, indica come compito del Presidente quello di convocare il Congresso Nazionale Straordinario “al fine di eleggere il nuovo Segretario e l’Esecutivo nel termine dei successivi sessanta giorni”.

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