Il Tribunale di Milano ha accolto la pretesa risarcitoria di due condomini per i danni causati alla loro autorimessa dalle infiltrazioni di acqua provenienti dal giardino pensile condominiale

Il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 4874/2017 si è pronunciato sul contenzioso insorto tra un condominio e una coppia di condomini. I due coniugi, in particolare, avevano avanzato una richiesta di risarcimento per i danni subiti a seguito delle infiltrazioni di acqua provenienti dal giardino pensile condominiale.

Gli attori sottolineavano come le infiltrazioni fossero state riscontrate fin dal 1994 e immediatamente denunciate all’amministratore di condominio. Negli anni, tuttavia, erano stati realizzati solo “esigui interventi”, che non avevano risolto il problema. L’acqua, infatti, era continuata a penetrare nell’autorimessa di cui erano comproprietari.

Il Giudice milanese, con la pronuncia in oggetto, ha ritenuto fondata la domanda di risarcimento. Secondo il Tribunale, infatti, appariva pacifico che l’autorimessa fosse stata interessata dalle lamentate infiltrazioni. Queste provenivano dal sovrastante giardino pensile, che aveva natura di “bene condominiale”.

Il condominio, pertanto, era tenuto a rispondere dei relativi danni a titolo di “responsabilità da cosa in custodia”, come previsto dall’art. 2051 c.c.

Il convenuto, nel caso esaminato, non aveva in alcun modo dimostrato che i danni subiti dai coniugi fossero derivati da “caso fortuito o forza maggiore. Al contrario era emersa in corso di causa la prolungata inerzia del condominio e il grave ritardo con cui lo stesso aveva riconosciuto di esser giuridicamente tenuto ad intervenire per la risoluzione del problema.

I danni subiti dai coniugi, secondo quanto appurato, erano connessi “a plurimi difetti manutentivi delle guaine del manto impermeabile e plurimi difetti costruttivi dello stesso”.
Di conseguenza, il Tribunale di Milano ha ritenuto di dare applicazione all’art. 2051 c.c.. disponendo a favore dei coniugi una liquidazione complessiva pari a oltre 18mila euro.

 

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