In una nota diffusa oggi in occasione della sua XIX Convention, FederSalus ha ricordato l’importanza degli integratori alimentari

In occasione della sua XIX Convention, FederSalus ha ricordato l’importanza degli integratori alimentari in relazione alla prevenzione primaria.

Parlando infatti della promozione di stili di vita sani e del loro mantenimento, FederSalus ha ricordato il ruolo cruciale degli integratori alimentari, ammesso però che l’approccio seguito sia quello ‘evidence based’.

“In un contesto importante come quello della prevenzione primaria – scrive FederSalus – l’integratore alimentare può giocare un ruolo fondamentale nella promozione di stili di vita sani e nel mantenimento delle condizioni di salute”.

Ma, precisa anche la Federazione, lʼobiettivo è quello di passare ad una fase successiva. Questa sarà caratterizzata da un approccio basato sul metodo scientifico e sul rigore dell’evidenza.

L’aumento della longevità e delle cronicità pone il Servizio Sanitario Nazionale dinanzi a un bivio.

“La sfida principale per la sanità pubblica nel prossimo futuro – si legge nella nota di FederSalus – è dunque quella della prevenzione e del mantenimento in salute delle persone”.

Ebbene, in questo contesto, gli integratori alimentari rivestono un ruolo importante, purché il loro impiego sia basato sull’evidenza scientifica.

In tal senso, l’Associazione ha intrapreso un percorso di qualità che ha coinvolto l’industria, i medici e i farmacisti nell’affermare l’utilità degli integratori alimentari.

“Questo percorso – afferma Andrea Costa, Presidente FederSalus – deve ora passare alla fase operativa di dimostrazione scientifica”.

Con un ruolo di coordinamento, dunque, FederSalus “invita le Istituzioni, le Università e tutto il mondo della ricerca a mettere a disposizione strumenti e competenze per sostanziare attraverso i dati scientifici l’importantissimo ruolo che l’integratore può avere in prevenzione primaria”.

Un ruolo cruciale anche in termini di sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. E – conclude Costa – “per la necessità di cercare soluzioni percorribili in grado di garantire assistenza sanitaria a fronte di risorse ridotte”.

 

 

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