Cosmed: bene il riconoscimento di uno stretto collegamento tra l’accordo sul rinnovo contrattuale e gli interventi per integrare le risorse previste

Blocco dei salari, nuovo modello di pubblica amministrazione in base alle esigenze dei cittadini e crescita della professionalità. Sono questi i principali punti affrontati nel corso della riunione svoltasi nei giorni scorsi tra i sindacati e il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.

Un incontro caratterizzato da un clima di apertura al confronto su temi quali il precariato e il decreto delegato sul lavoro pubblico e che ha posto le basi per l’apertura di un tavolo di tecnico presso l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) che dovrà formulare entro il 15 settembre le proposte per la legge di stabilità.

Il Ministro non ha garantito un incremento delle risorse per il rinnovo dei contratti, ma non lo ha nemmeno escluso, affermando che la crisi è ormai alle spalle ed è pertanto ragionevole pensare che ad un miglioramento della finanza pubblica debbano corrispondere maggiori risorse per il lavoro e i servizi pubblici.

“E’ verosimile – ha sottolineato in una nota Cosmed, che il Governo abbia compreso come il raggiungimento di un contratto condiviso non possa prescindere da interventi nella prossima legge di stabilità per integrare le scarse risorse al momento disponibili”.

La Confederazione Medici e Dirigenti ha apprezzato in particolare l’idea di uno stretto collegamento tra legge di stabilità e rinnovi contrattuali sottolineando come, del resto, se la crisi è alle spalle lo deve essere anche per il servizio pubblico e i suoi dipendenti, “i quali hanno contribuito al risanamento del Paese con una riduzione della massa salariale di oltre 10 miliardi all’anno”.

In particolare, Cosmed ha invitato il Governo ad intervenire sui seguenti aspetti: il recupero dei tagli al salario accessorio delle finanziarie 2011-2016; la definizione delle tipologie di lavoro atipico compatibili con il lavoro pubblico, come previsto dalla Legge Biagi del 2003, per ridurre il precariato; l’estensione al lavoro pubblico e alla dirigenza, senza tetti retributivi, delle agevolazioni fiscali per il salario accessorio e per gli aumenti contrattuali; l’estensione al lavoro pubblico delle previsioni del welfare aziendale di cui alla circolare dell’agenzia delle entrate del 15 giugno 2016; la staffetta generazionale, con part time e provvedimenti di flessibilità in uscita, vista la consapevolezza del Governo dell’elevata età media dei dipendenti pubblici; la fine delle “leggi speciali” che discriminano il lavoro pubblico da quello privato in numerose materie; la proroga delle graduatorie concorsuali fino ad un nuovo assetto della p.a.

Cosmed ha infine lamentato la mancata consultazione sull’Articolo 11 del decreto delegato sulla dirigenza, che peraltro, sottolinea la Confederazione, non riguarda la dirigenza sanitaria e scolastica, e ha inviato una nota nella quale si chiede un confronto e una limitazione alla discrezionalità politica per le nomine e gli incarichi dirigenziali, senza estendere il corso-concorso dove non attualmente previsto.

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