Situazione fuori controllo nelle Asl e negli ospedali italiani, tra code lunghissime, attese e i medici assediati dai genitori per i vaccini

È una situazione fuori controllo quella che riguarda ospedali e Asl italiane, con i medici assediati dai genitori per i vaccini e ritmi di lavoro estenuanti per i sanitari.
L’imminente scadenza dell’11 settembre per mettersi in regola per quel che concerne l’obbligo vaccinale e l’iscrizione scolastica ha mandato le famiglie nel panico.
I medici assediati dai genitori per i vaccini lamentano una situazione che ha tutti i caratteri dell’emergenza.
Pediatri sotto pressione, genitori in fila o in attesa al telefono, dirigenti scolastici preoccupati: insomma, c’è poco da stare tranquilli.
A preoccupare le famiglie sono poi soprattutto la confusione e l’incertezza che ancora regnano sovrani a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico.
Bisogna infatti controllare che tutto sia in regola affinché i propri figli possano avere regolare accesso alle aule scolastiche.
Da qui le file interminabili nelle Asl e negli ospedali, con i medici assediati dai genitori per i vaccini.

In particolare i pediatri sono letteralmente tartassati di richieste per capire se, tra i vaccini già fatti, rientrino quelli resi obbligatori dalla nuova legge e – in caso contrario – che cosa fare.

Ma il caos riguarda anche i centri vaccinali per gli appuntamenti e per avere indicazioni sul da farsi.
“Al Bambino Gesù di Roma – afferma Concettina Pacifico, otorinolaringoiatra in forze nella struttura – riceviamo valanghe di telefonate, in particolare dai genitori che già conoscono i medici dell’ospedale perché hanno avuto i figli in cura qui”.
Un’altra testimonianze arriva da una pediatra romana, che ben spiega la situazione dei medici assediati dai genitori per i vaccini.

“Una delle difficoltà che incontrano i genitori – spiega – è capire cosa è diventato il vaccino esavalente, quindi qual è la copertura che i bambini vaccinati hanno e quali gli obbligatori da richiedere ai Centri”.

E mentre le file aumentano ovunque, il Bambino Gesù ha deciso di estendere l’attività del suo Centro vaccinale anche nella sede di San Paolo.
“I pediatri – spiega il responsabile delle rete vaccini della Federazione medici pediatri, Giorgio Conforti – devono chiarire i vari passaggi”.
Infatti, uno dei problemi che restano aperti riguarda l’Anagrafe vaccinale di cui si sono dotate ancora poche regioni, tra cui la Toscana.
Sempre secondo Conforti, per il medico sarebbe più semplice esaminare le richieste di esonero avendo accesso diretto all’Anagrafe.
“Ma – prosegue – essendo ancora pochi i comuni che se ne sono dotati il meccanismo risulta farraginoso. Risulta poi curioso l’uso sulle lettere inviate ai genitori di parole come ‘inadempiente’: sembrerà semplice, ma pensiamo al caso degli extracomunitari. Non sarebbe stato più semplice dire che si può essere o no in regola?”.
Quanto ai vaccini combinati, è bene sgomberare il campo da equivoci.
Non esistono infatti rischi che inducano alla controindicazione della vaccinazione nei bambini che hanno già avuto la malattia o sono già stati vaccinati.
Quindi i vaccini combinati non comportano un aumento dei rischi di effetti collaterali rispetto ai vaccini monocomponenti.
Questi ultimi, peraltro, saranno utilizzati soltanto quando i centri vaccinali ne saranno dotati.
 
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