È stata aperta un’inchiesta sul decesso di A.C., una 52enne morta dopo la asportazione del rene per una probabile infezione il 20 settembre scorso

Potrebbe essere stata una infezione a uccidere A.C., 52 anni, morta dopo la asportazione del rene all’ospedale ‘Antonio Perrino’ di Brindisi.

La famiglia, dopo il decesso, ha deciso di sporgere denuncia per far luce su quanto accaduto.

I fatti

La donna era entrata in ospedale per un intervento chirurgico, ma sarebbe morta dopo la asportazione del rene per un’infezione contratta, secondo la famiglia, durante la permanenza in corsia.

La donna a luglio scorso era stata sottoposta a un intervento chirurgico per l’asportazione di un rene. Purtroppo però la situazione è precipitata negli ultimi 20 giorni di ricovero.

Per via di alcune complicazioni, infatti, era stata trasferita nel reparto di Rianimazione dove è poi deceduta. La salma si trova nella camera mortuaria del nosocomio brindisino a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Eppure quello della 52enne era un intervento chirurgico non particolarmente serio. Da anni la donna si sottoponeva a dialisi. Inoltre, nel 2007, a Modena, la donna era stata già sottoposta a nefrectomia per l’asportazione completa del rene destro. In quell’occasione, dopo appena otto giorni di ospedalizzazione, A. fu dimessa, senza complicazioni.

A Brindisi, la donna era ricoverata nel reparto di Urologia e l’operazione era programmata da tempo. Il giorno dell’operazione, lunedì 16 luglio, la donna è entrata in sala operatoria in buone condizioni.

Ma dopo poche ore dall’intervento ha iniziato ad accusare un malore. Da lì è stata sottoposta a diversi esami e accertamenti per capirne la causa. Nel sangue di Antonella sarebbe comparsa un’infezione.

Dopo alcune settimane di ricovero senza miglioramenti, la situazione peggiora improvvisamente fino a condurla al decesso il 20 settembre alle ore 14.

Adesso la famiglia vuole vederci chiaro e capire cosa sia accaduto e come sia morta la donna.

Per questo si è rivolta all’avvocato Karin Pantaleo, del Foro di Brindisi, e ha sporto denuncia. Adesso il fascicolo d’inchiesta è in mano al pm di turno presso la Procura di Brindisi, Pierpaolo Montinaro, che ieri ha già disposto il sequestro della salma e della cartella clinica.

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