A partire dal primo luglio 2018 il reddito di inclusione si trasforma in uno strumento di contrasto alla povertà universale. A dirlo è il ministero del Lavoro.

In arrivo una importante novità sul reddito di inclusione. A partire dal 1° luglio 2018, infatti, diventerà uno strumento di contrasto alla povertà universale.

A comunicarlo è lo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in una nota pubblicata sul proprio sito.

La circolare Inps (n. 57/2018) ha illustrato le estensioni intervenute per effetto della legge di bilancio.

Tra esse la più significativa, “è il venir meno di tutti i requisiti familiari, che dal 1° luglio 2018 fa diventare il REI uno strumento di contrasto alla povertà a tutti gli effetti universale, basato solo sul soddisfacimento dei requisiti economici” fa sapere il ministero.

Proprio per tale ragione, ricorda il Ministero, “presso i Comuni sono a disposizione dei cittadini i punti di accesso al REI”.

In essi viene “offerta informazione, consulenza e orientamento sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali e, qualora ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione della domanda”.

Il ministero in merito alle ultime novità sul reddito di inclusione ricorda anche un altro aspetto.

La legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) è intervenuta, infatti, anche in tema di durata e decorrenza della misura.

In particolare è previsto che, “se all’atto del riconoscimento del REI il beneficio economico risulta di ammontare inferiore o pari a 20 euro mensili, lo stesso sia erogato anticipatamente in un’unica soluzione su base annua”.

Non solo. Nel caso in cui, “pur essendo soddisfatti i requisiti per il diritto alla misura, il beneficio economico connesso al REI risulti di ammontare pari a zero, non potendosi dar seguito ad alcun pagamento la domanda verrà respinta e il richiedente potrà rinnovarla, in caso di variazione della condizione economica, senza attendere alcun termine”.

Oltre a questo, la manovra era intervenuta anche sulle disposizioni di finanziamento del REI.

Ciò aveva fatto sì che venisse previsto un incremento delle risorse sul fondo per la lotta alla povertà.

“La dotazione, pertanto – conclude la nota ministeriale – risulta pari a 2.059 milioni di euro per l’anno 2018, a 2.545 milioni di euro per l’anno 2019 e a 2.745 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020”.

 

 

 

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