È stato presentato dal Miur un percorso formativo sperimentale riguardante il primo soccorso a scuola, per saper riconoscere le situazioni di pericolo

Il Miur ha presentato un percorso formativo sperimentale dedicato al primo soccorso a scuola.
Il progetto è stato realizzato insieme al Ministero della Salute e in collaborazione con la Società italiana sistema 118.
L’idea è quella di “imparare a riconoscere le situazioni di pericolo – si legge nella nota emanata dal Miur – e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza, apprendere il funzionamento e l’utilizzo di un defibrillatore e imparare manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco, la disostruzione delle vie aeree e di primo soccorso nel trauma”.
Sono queste, infatti, le principali nozioni che gli studenti  acquisiranno. Gli alunni coinvolti saranno quelli dalla scuola dell’iinfanzia alla secondaria di II grado.

Il progetto del Miur intende attuare il comma 10 dell’articolo 1della legge 107 del 2015, la ‘Buona Scuola’.

La sperimentazione partirà in via sperimentale il prossimo febbraio.
“Il progetto – si legge nella nota – è stato presentato al Miur dalla ministra Valeria Fedeli, insieme a Mario Balzanelli, presidente della Sis 118 (Società italiana sistema 118), Francesco Fedele, presidente della Federazione italiana di cardiologia, Paolo Sciascia, dirigente dell’Ufficio III della direzione generale per lo studente del Miur, Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute”.

Tredici le province coinvolte dal progetto ‘Primo soccorso a scuola’.

Queste saranno: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari. Per ciascuna provincia saranno selezionate 14 classi, per un totale di circa 4.500 studentesse e studenti, che saranno coinvolti in due mesi di corsi teorici e pratici.
Ma chi realizzerà i percorsi formativi per il primo soccorso a scuola?
Sarà compito degli operatori del 118, delle società scientifiche e del volontariato.
Il tutto si svolgerà insieme agli insegnanti e ai dirigenti scolastici. Questi troveranno tutte le informazioni utili, i materiali didattici, la presentazione della sperimentazione e uno spazio dedicato alle varie esperienze formative in un portale dedicato che presentato nel corso della conferenza stampa”. ‘

Il sito dedicato andrà online nel mese di gennaio.

Secondo il Miur, si tratterà di una sorta di “cabina di regia nazionale” costituita con il compito di “supervisionare e curare i materiali che saranno inseriti nel portale”.
Per compilarli, il Ministero si avvarrà di esperti delle società scientifiche, del volontariato e dell’editoria di settore.
La sperimentazione si concluderà per la metà del mese di marzo 2018.
Dopo la presentazione dei report territoriali, “verrà definito il programma formativo per l’avvio del progetto nell’anno scolastico 2018/2019”.
 
 
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