Al prossimo Life Tech Forum di Venezia si parlerà della rivoluzione digitale in sanità: l’obiettivo è la centralizzazione dei processi informativi

È da tempo ormai che si parla di rivoluzione digitale in sanità. Si assiste lentamente, ma inesorabilmente, a una revisione dei presidi ospedalieri e dei processi di presa in carico dei pazienti.
In questo senso, una forte centralizzazione dei processi IT a livello regionale è diventata una priorità.
Le Regioni italiane e i rispettivi contesti socio-sanitari, infatti, sono al centro di importanti processi di trasformazione per quanto concerne la cosiddetta rivoluzione digitale in sanità.
Questa consiste in tutta una serie di cambiamenti che avranno impatti sia nel breve che nel lungo termine. Cambiamenti che obbligano i vertici delle strutture amministrative ad affrontare sfide nuove legate all’innovazione digitale.

Tutte queste evoluzioni strategiche cambieranno le strutture socio-sanitarie, modificando le competenze necessarie. Queste non potranno più prescindere dall’utilizzo di tecnologie.

Secondo l’Osservatorio eHealth Lab promosso dall’Associazione italiana sistemi informativi in sanità (Aisis) con il contributo di NetConsulting cube,  i cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale in sanità investiranno tutti. Se ne parlerà nel corso del Life Tech Forum in programma a Venezia il 26 e il 27 ottobre prossimi.
E, in base agli ultimi dati, i chief information officer della sanità italiana sono pienamente consapevoli di questa fase chiave.
Tutti i responsabili intervistati dall’eHealth Lab hanno infatti indicato le nuove tecnologie come decisive per la sostenibilità dei sistemi regionali.

Secondo Annamaria Di Ruscio, amministratore delegato di NetConsulting Cube, la scelta di Venezia non è stata casuale.

“Abbiamo scelto il Veneto – dichiara – perché ha affrontato importanti cambiamenti strutturali, accorpando in maniera significativa il numero delle aziende sanitarie locali e creando l’Azienda Zero per definire tutta una serie di linee programmatiche e strategiche di indirizzo”.
Secondo Di Ruscio, il Forum sarà un’occasione per discutere dei diversi aspetti della parola innovazione e dei modelli organizzativi che favoriscono il trasferimento tecnologico nella sanità.
“Ma anche di percorsi terapeutici e farmacologici innovativi – prosegue – oltre che delle soluzioni tecnologiche disponibili per la cura da remoto del paziente o la gestione delle informazioni”.

Ma qual è l’identikit del responsabile tipo dei sistemi informativi in sanità, oggi?

Secondo l’eHealth Lab, si tratta di un professionista con un’età media di 53 anni, un rapporto diretto con il direttore amministrativo o generale e consapevole di essere importante per il futuro della sanità.
Quanto alla rivoluzione digitale in sanità, questa passa dalle piattaforme di gestione dei percorsi di diagnostica, dalla terapia e assistenza dei pazienti e della comunicazione.
Big data, cloud, stampa 3D, intelligenza artificiale e robotica sono invece ambiti ancora in fase embrionale. Settori che però, potrebbero presto diventare i protagonisti di questa importante trasformazione.
Secondo l’Osservatorio eHealth Lab il Forum di Venezia sarà un’occasione “per capire come creare degli ecosistemi che, unendo diversi interlocutori, dalle istituzioni agli enti pubblici passando per università, aziende e fornitori digitali, siano in grado di generare valore aggiunto e spinta alla trasformazione del sistema sanitario in Italia”.
 
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