Una guida completa agli scaglioni Irpef e le novità attese per il 2020 con l’arrivo della flat tax. Ecco tutto quello che occorre sapere a riguardo

Novità in arrivo per quel che riguarda gli scaglioni Irpef. Come noto, l’imposta si basa su diversi scaglioni di reddito in base ai quali variano le aliquote applicate ai fini dell’imposta.

Ad oggi e per tutto il 2019, scaglioni Irpef e aliquote dovrebbero restare immutati.

Tuttavia, a partire dal 2020 cambieranno le cose con l’arrivo della flat tax.

Con questa, si assisterà probabilmente alla riduzione da cinque a tre delle aliquote Irpef previste, con il fine di ridurre gradualmente la pressione fiscale.

Ma come funzionano, ad oggi, gli scaglioni Irpef?

Innanzitutto, va chiarito che l’Irpef è un’imposta diretta, proporzionale e progressiva che grava sui redditi effettivi percepiti dal contribuente persona fisica.

La percentuale applicata per il calcolo dell’imposta infatti aumenta all’aumentare del reddito del contribuente. L’Irpef si basa su 5 scaglioni di reddito e le percentuali applicate per il calcolo dell’imposta variano da un minimo del 23% a un massimo del 43%.

Sono poi esonerati dal pagamento Irpef nel 2018 i titolari dei redditi minimi fino a 8.140,00 euro (no tax area).

Vi sono poi le cosiddette addizionali Irpef. Si tratta cioè delle percentuali fissate dagli enti locali che si vanno ad aggiungere a quelle previste per i vari scaglioni Irpef, la cui misura varia da ente a ente nel rispetto (salvo casi eccezionali) della percentuale massima del 3,3% per le Regioni e dello 0,8% per i Comuni.

Quali sono i cinque scaglioni Irpef previsti

  • Irpef: scaglione 1

Il primo scaglione Irpef riguarda i redditi compresi tra 0 e 15.000 euro. L’aliquota Irpef applicata è del 23% che, calcolata sul reddito di € 15.000 restituisce un’imposta di 3.450 euro.

In questo caso, il calcolo è semplice perché l’aliquota viene applicata direttamente sul reddito. Quando le aliquote aumentano all’aumentare del reddito, la percentuale prevista viene applicata sulla parte di reddito eccedente l’importo massimo dello scaglione precedente.

  • Irpef: scaglione 2

Il secondo scaglione riguarda i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro. In questo caso l’aliquota da applicare è del 27%, che applicata all’importo massimo dello scaglione, di 28.000 euro, restituisce come risultato un imposta di 6.960, perché il 27% viene applicato sulla parte di reddito che supera i 15.000. Quindi, 3.450 euro (imposta primo scaglione) + 27% su 13.000 (parte di reddito eccedente il limite massimo del primo scaglione (pari a 15.000).

  • Irpef: scaglione 3

Il terzo scaglione riguarda invece i redditi compresi tra i 28.001 euro e i 55.000. L’aliquota è del 38%, da applicare alla parte di reddito che eccede la soglia massima dello scaglione precedente pari a 28.000. Quindi se si applica il 38% a 27.000 (55.000-28.000) l’imposta sarà pari a 6.960 (imposta massima scaglione precedente) più 10.220 euro, per un importo totale di 17.220. euro.

  • Irpef: scaglione 4

Il quarto scaglione riguarda i redditi compresi tra un minimo di 55.001 e un massimo di 75.000 euro. In questo caso, l’aliquota è del 41% da applicare sulla parte di reddito eccedente i 55.000. Per cui all’imposta dello scaglione precedente pari a 17.220 si dovrà sommare l’importo risultante dall’applicazione del 41% a 20.000 euro che è dato dalla differenza tra 75.000 e 55.000. L’imposta da pagare in questo caso sarà quindi di 17.220 + 41% di 20.000, per un totale di 25.420 euro.

  • Irpef: scaglione 5

L’ultimo scaglione, che è quello più elevato, comprende i redditi che superano l’importo di 75.000. Qui l’aliquota è pari al 43% che verrà applicata alla parte di reddito eccedente questa soglia, il cui risultato dovrà essere sommato all’imposta massima dello scaglione precedente, pari a 25.420 euro.

Con il nuovo esecutivo, però, è saltata la riforma degli scaglioni Irpef prevista dall’esecutivo di Renzi per il 2019. Questa revisione prevedeva l’esenzione totale dall’imposta per i redditi fino a 8000 euro annui e la riduzione da cinque a tre degli scaglioni di reddito ai fini Irpef.

In ogni caso, anche la prossima legge di bilancio potrebbe ridurre gli scaglioni Irpef da cinque a tre, nonostante l’obiettivo finale dell’attuale Governo sia l’introduzione della flat tax.

Al momento quindi, nessuna novità per il 2019, mentre per il 2020 probabilmente gli scaglioni Irpef saranno ripartiti come segue.

  • scaglione n. 1: aliquota dal 15% al 25% su redditi fino a 28.000 euro;
  • scaglione n. 2: aliquota dal 26% al 35% su redditi compresi tra 28.000 e 75.000 euro;
  • scaglione n. 3. aliquota del 43% su redditi superiori a 75.000 euro.

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