Riconosciuta la responsabilità dell’automobilista per il sinistro stradale mortale costato la vita a un motociclista di 32 anni in provincia di Lecce. La pena inflitta, tuttavia, tiene conto del concorso di colpa del centauro nella causazione dell’evento mortale
Il Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Lecce, al termine del rito abbreviato, ha inflitto un anno (con sospensione della pena), a un 82enne salentino accusato del decesso di un 32enne in seguito a un sinistro stradale. La decisione tiene conto del fatto che l’evento mortale si sarebbe verificato anche in conseguenza della condotta colposa della stessa vittima.
Il fatto risale al giugno del 2019. Secondo l’ipotesi accusatoria riportata da Leccenews24 l’anziano, alla guida della sua automobile su una strada statale, senza accertarsi di possibili pericoli, avrebbe effettuato una manovra di svolta a sinistra per immettersi su una strada secondaria provocando l’impatto con la motocicletta guidata dalla vittima, che sopraggiungeva da dietro a una velocità superiore rispetto al limite massimo.
Il centauro, nel tentativo di superare il mezzo dell’imputato, avrebbe oltrepassato la doppia linea continua di mezzeria, non riuscendo a portare a termine la manovra di sorpasso poiché urtava violentemente contro il parafango anteriore sinistro del veicolo con la parte laterale anteriore destra del motociclo.
Lo scontro avrebbe provocato la deviazione verso sinistra della traiettoria della moto, la caduta nel canale di calcestruzzo che costeggia la strada e ed il conseguente decesso del 32enne.
Nell’emettere il verdetto, il Gup ha anche disposto una provvisionale di 15 mila euro in favore dei cinque familiari della vittima, costituitisi parte civile nel procedimento, in attesa che il risarcimento venga definito in sede civile.
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