Da settembre 2017, con l’aggiornamento delle previgenti tariffe datate 1993, il costo del diritto addizionale era quasi raddoppiato, passando da 3,87 euro a 7,50.

Il supplemento notturno per le medicine è ora detraibile sul 730. La (buona) notizia verrà certamente accolta con favore dopo che i farmaci acquistati in orario notturno avevano subito un notevole incremento di prezzo.

Da settembre 2017, infatti, con l’aggiornamento delle previgenti tariffe datate 1993, il costo del diritto addizionale era quasi raddoppiato, passando da 3,87 euro a 7,50.

Adesso questo costo addizionale che, come per le medicine, rientra tra le spese sanitarie al di là della franchigia di 129 euro, può essere detratto dall’Irpef nella misura del 19%.

È tuttavia bene ricordare che i diritti addizionali sono dovuti solo e soltanto se la farmacia opera a “battenti chiusi” o “a chiamata”.

Sono pertanto esclusi in maniera categorica durante l’orario di apertura, oggi liberamente scelto dal titolare, il quale può decidere di tenere aperto H24.

Il supplemento notturno per le medicine nelle cosiddette farmacie rurali è il più elevato e ammonta a 10 euro.

Ora, sia la prassi che le varie norme regionali hanno stabilito che il cittadino non paghi maggiorazioni quando l’acquisto avviene a battenti chiusi, ma in base a ricetta del servizio sanitario nazionale, rilasciata dalla guardia medica o dal pronto soccorso, oppure dal medico che vi abbia annotato il carattere di urgenza.

In quali circostanze, dunque, il cliente potrà sottrarre il diritto addizionale?

A questo proposito, non ci sono norme precise. Tuttavia, nel costo sono previsti anche gli oneri accessori di diretta imputazione.

Questo significa che quando il documento di spesa ne contiene l’addebito andranno conteggiati nell’importo detraibile.

Quanto all’imposta di bollo sulle ricevute sanitarie, quest’ultima è detraibile come un costo accessorio della prestazione professionale.

Tale principio, scritto nella risoluzione 444/E del 18 novembre 2008, può essere esteso ad altre voci, come le spese per pagamenti a mezzo bollettini, Mav e Rav, le spese di spedizione per acquisto di medicinali online presso i siti autorizzati.

Infine, occorre ricordare che il diritto addizionale non figura come il corrispettivo di un servizio. Esso è un onere accessorio sugli acquisti fatti in farmacia a battenti chiusi.

Per tale ragione, è detraibile solo se lo sono i prodotti acquistati.

 

 

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