Respinto il ricorso di un automobilista sanzionato con 848 euro e il ritiro della patente per eccesso di velocità rilevato con Telelaser
Era transitato in galleria, ad una velocità di 167 chilometri orari, in un tratto stradale in cui il limite era di 90 km/h. La violazione, contestata con l’utilizzo del Telelaser, era costata all’automobilista una multa di 848 euro, oltre al ritiro della patente.
L’uomo si era rivolto al Giudice di Pace di Mezzolombardo, in provincia di Trento, contestando a che il verbale impugnato fosse privo dei requisiti di legge “non essendo contenuta in esso indicazione che la postazione di controllo fosse ben segnalata attraverso cartelli di preavviso e visibili all’utente della strada né che il rilevamento fosse stato preceduto dalla verifica del corretto funzionamento del Telelaser”.
L’automobilista, inoltre, eccepiva anche le modalità di accertamento sostenendo che il rilevamento della velocità fosse stato eseguito in presenza di una sola postazione composta da due agenti, peraltro non visibile.
A detta del conducente, inoltre, il veicolo era stato fermato “in spregio all’osservanza delle norme di sicurezza”, dato che gli agenti, per fermare il veicolo, “avevano proceduto ad un inseguimento nel traffico e per fermarlo dapprima lo avevano affiancato, poi superato ed infine avevano posto l’auto di servizio di traverso rispetto a quella del trasgressore”.
Il Giudice, tuttavia, ha ritenuto di non accogliere i rilievi del ricorrente sottolineando come il verbale fosse stato eseguito nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, anche in merito alla corretta segnalazione della presenza di una postazione di rilevamento della velocità.
Per il giudice, poi, risultava accertata “l’efficacia probatoria dello strumento rilevatore della velocità”, avvalorata inoltre dalla documentazione fotografica che ritraeva il veicolo dell’opponente nell’atto di violare il limite di velocità. Da li la decisione di respingere il ricorso.
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