Gli Stati Generali della professione medica si concluderanno nel giugno del 2020 con la redazione di una Magna Carta del medico e della medicina

Li aveva annunciati il 24 marzo scorso il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.  Dopo nove mesi di lavori preparatori, sono stati ufficialmente presentati gli Stati Generali della Professione Medica.

“Le aggressioni contro i medici, il corto circuito tra scienza medica e società, con il fiorire di fake news sulla salute, il disagio degli operatori del Servizio Sanitario pubblico, costretti a lavorare anche contro le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sul riposo compensativo, l’aziendalizzazione della sanità, il mancato coinvolgimento nelle politiche di governance, le disuguaglianze di salute: sono tutti sintomi – ha evidenziato Anelli – di una ‘crisi’ del ruolo del medico che non può più essere rimossa e taciuta, ma va ammessa, riconosciuta e affrontata nella sua complessità”.

Per la FNOMCeO ciò che occorre  è un cambio di passo, un dibattito che, partendo dalla Professione, attraversi e coinvolga tutta la società civile. “Dobbiamo lavorare tutti insieme per ridefinire il medico del futuro. Per gridare al mondo che i medici vogliono fare i medici e che per questo sono pronti a sfidare il cambiamento”.

Gli Stati Generali prenderanno il via all’inizio del 2019 per concludersi nel giugno del 2020.

Costituiranno un grande percorso, che coinvolgerà tutte le componenti della professione medica e odontoiatrica. Coinvolte anche le altre professioni, sanitarie e non, oltre che antropologi, sociologi, opinion leader, filosofi, economisti, intellettuali.

Saranno sei le direttrici lungo le quali si svilupperà il dibattito che porterà a scrivere la ‘Magna Carta’ del medico e della Medicina. Nello specifico: I cambiamenti e le crisi: Il medico e la società, Il medico e l’economia; Il medico e la scienza. Clinica e cultura Il medico e il lavoro; La medicina, il medico e il futuro. Una nuova definizione di medicina.

Ad ogni tematica sarà dedicato un Simposio nazionale, mentre saranno almeno centosei gli incontri organizzati dagli Ordini su tutto il territorio italiano. A conclusione, si terrà una grande Conferenza di sintesi. In contemporanea, il dibattito si svilupperà su un forum on line dedicato, che raccoglierà articoli, editoriali, interventi. Per innescarlo, cento tesi elaborate da Ivan Cavicchi, filosofo della medicina e sociologo delle organizzazioni sanitarie. “Queste tesi – ha spiegato Anelli – vanno considerate delle “provocazioni”, in senso buono, cioè argomenti per sollecitare e suscitare un dibattito, delle riflessioni, dei pronunciamenti”.

 

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