Un decreto del Ministero della Salute predispone gli indirizzi medico-legali da osservare per accertare l’idoneità alla guida
Patente a rischio per i soggetti affetti da Osas, la Sindrome di apnee ostruttive nel sonno. Nel decreto del ministero della Salute, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, si stabiliscono gli indirizzi medico-legali da osservare al fine di accertare l’idoneità alla guida di quanti sono affetti (o si sospetta siano affetti) da tale malattia.
Nella fattispecie, chi vuole rinnovare la propria patente o prendere la sua prima licenza dovrà sottoporsi a un primo colloquio nel corso del quale saranno determinate le condizioni di rischio (russamento, obesità, ipertensione arteriosa farmaco-resistente, diabete, cardiopatia, eventi ischemici cerebrali e broncopneumopatie). Dal risultato di questa prima indagine, si valuterà la necessità di un approfondimento ulteriore, tramite un questionario sulla sonnolenza diurna che permetterà di valutare l’eventuale presenza di Sindrome di apnee ostruttive nel sonno.
Sarà proprio questo questionario a permettere di individuare il profilo di rischio del soggetto preso in esame (basso, medio o elevato) per stabilire l’idoneità alla circolazione.
Con un test dei tempi di reazione, inoltre, si andrà a valutare la riduzione del livello di vigilanza, in associazione, all’occorrenza, al questionario sulla sonnolenza di Epworth.
Questa nuova procedura prevede delle restrizioni alla licenza di guida:
– soggetti con rischio medio-basso di sonnolenza diurna: la patente sarà valida solo per 3 anni per le patenti di Gruppo 1 (A, B, B +E) e per un anno per quelle di gruppo 2 (C, C+E, D, D+E).
– soggetti con rischio elevato; soggetti affetti da Osas moderata o grave con attestazione specialistica sull’aderenza alla terapia con miglioramento della sonnolenza: potranno guidare con validità della patente non superiore a tre anni per il gruppo 1 e ad un anno per il gruppo 2.
