Il medico di base rimane spesso all’oscuro delle cure in acuto ricevute dal proprio paziente in ospedale. Da qui l’esigenza che i nosocomi mettano a punto dei processi per comunicare con gli operatori sanitari dopo il trattamento

Quando un paziente entra in ospedale, sia per una procedura programmata che per un’emergenza, il suo medico non è necessariamente a conoscenza del trattamento che riceve. I medici di base rimangono spesso all’oscuro dei risultati delle cure in acuto ricevute dai propri pazienti. Così come delle cure che è necessario fornire nel periodo successivo. Questa mancanza di informazione e di coinvolgimento pone a rischio la salute del paziente, oltre a mettere in difficoltà il medico stesso.

E’ quanto sottolinea un articolo pubblicato su Physicians Practice, in cui si evidenzia l’importanza di una comunicazione trasversale e continuativa dopo le dimissioni dall’ospedale. I nosocomi, nello specifico, dovrebbero impegnarsi nella messa a punto di processi per comunicare con gli operatori sanitari che, sul territorio, forniscono cure ai pazienti dopo il trattamento in acuto. Ciò consentirebbe un miglioramento degli outcome clinici dei singoli pazienti e della salute generale della popolazione.

In altri termini, le strutture ospedaliere dovrebbero creare una robusta rete di professionisti, con al centro il paziente, per gestire al meglio la fase post-acuta.

Il tutto, ad esempio, evitando interruzioni della terapia iniziata in ospedale. Tali sforzi aiuterebbero a preparare il terreno per cure che siano davvero centrate sul paziente.

Inoltre, nell’articolo di suggerisce la facilitazione del coordinamento dell’assistenza erogata in ospedale e sul territorio per mezzo di soluzioni tecnologiche semplici come le app.

Si tratta di strumenti che possono essere utilizzati anche per favorire l’impegno dei pazienti finalizzato a una migliore ripresa a lungo termine. Questi ultimi, in particolare, potrebbero essere coinvolti e responsabilizzati nel loro processo di recupero attraverso l’invio di materiale educativo e interattivo.

 

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