Ricevute 13 sigle sindacali. Soddisfazione delle Associazioni per l’apertura verso le soluzioni proposte per la gestione della carenza di medici nelle strutture sanitarie pubbliche

Si sono tenuti ieri al Ministero della Salute i primi incontri con i sindacati in vista degli interventi annunciati dal ministro Giulia Grillo per la gestione della carenza di medici nelle strutture sanitarie pubbliche. Nello specifico sono state ricevute 13 sigle sindacali, alla presenza del sottosegretario Armando Bartolazzi.

La prossima settimana si terrà un altro ciclo di incontri in date che saranno presto definite. “E’ stato un confronto proficuo e utile – ha affermato Bartolazzi -. Ringraziamo tutti i sindacati per le indicazioni e i suggerimenti che abbiamo ricevuto in gran parte in linea con la nostra visione programmatica. Il ministero della Salute conferma l’intenzione già annunciata di procedere il più rapidamente possibile al fine di superare un problema per lungo tempo non affrontato”.

Riscontri positivi anche da parte delle Associazioni intervenute. L’Anaao Assomed ha espresso soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal ministero e per l’apertura verso la risoluzione delle problematiche correlate alla formazione specialistica.

Tra le richieste avanzate dal sindacato, l’aumento di posti nelle scuole di specialità di almeno 2000 unità e la possibilità di assunzione dei medici in formazione nell’ultimo anno di scuola con contratto a tempo determinato da trasformare in tempo indeterminato al momento dell’acquisizione del titolo, con funzioni adeguate al livello di competenze e autonomie raggiunte e tutoraggio garantito dal direttore della struttura di destinazione per il completamento del percorso formativo. E ancora l’attivazione del teaching hospital, nuova programmazione del fabbisogno di medici correlata agli aspetti quantitativi e qualitativi, suddivisa per specialità e per Regioni.

Presente agli incontri anche lo SMI che, in attesa di una riforma della formazione post-laurea, ha chiesto di stabilizzare i medici precari con qualifiche equivalenti.

Per il Sindacato medici italiani bisogna puntare a coprire il fabbisogno di personale di cui il Ssn necessiterà nei prossimi. Ciò al fine di evitare un vero e proprio collasso. “Sosteniamo che vi siano le condizioni per un unico profilo giuridico e un unico contratto, per tutti i medici che operano nel ambito del SSN”. Lo ha affermato Cristina Patrizi, Consigliere Nazionale SMI ed esperta di formazione.

Per contrastare la mancanza di medici specialisti – ha aggiunto – “è quanto mai urgente affrontare la piaga della privatizzazione del SSN”. Occorre pertanto bloccare la tendenza delle Asl a non bandire concorsi pubblici utilizzando servizi offerti da società di servizio e cooperative private. Infine, bisogna ragionare su una “giusta retribuzione” per i medici che operano nel sistema pubblico, “adeguata ai profili di responsabilità e alla preparazione dei professionisti”.

 

Leggi anche:

CARENZA DI MEDICI SPECIALISTI, MINISTERO CHIEDE I DATI ALLE REGIONI

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui