I due operatori sanitari sono finiti in ospedale, assieme al loro aggressore. Il dirigente medico ha riportato una prognosi di 25 giorni per contusioni varie, il tecnico 35 giorni per tre costole rotte
Tre persone in ospedale, tra cui due operatori sanitari. E’ il bilancio di un episodio di violenza che si è consumato ieri presso il distretto sanitario di Sansepolcro, nell’aretino. Secondo quanto si apprende da una nota dell’Ausl Toscana Sud est, un cittadino avrebbe aggredito un dirigente medico e un tecnico della Asl.
L’uomo era stato ricevuto per avere informazioni circa una prestazione sanitaria che aveva coinvolto il figlio di 10 anni. Il 44enne, residente a Sansepolcro, si sarebbe allontanato con una scusa. Poi, sarebbe rientrato nella stanza e avrebbe bloccato la porta, scagliandosi contro due dei presenti. Alla base del gesto, forse, l’esasperazione per i ritardi nelle risposte di alcuni accertamenti relativi al bambino.
I tre sono stati trasportati tutti al pronto soccorso dal 118.
L’aggressore, portato via dalla polizia, ha avuto 5 giorni di prognosi per traumi non evidenti. Il dirigente medico ha avuto 25 giorni di prognosi per contusioni varie e il tecnico ben 35 giorni per tre costole rotte.
L’Asl Toscana sud est sta ancora ricostruendo i dettagli dell’accaduto. Tuttavia, “qualunque siano le motivazioni dell’aggressione, la violenza verbale e fisica non hanno alcuna giustificazione. Mai”. Ad affermarlo è il Direttore Generale dell’Azienda, Enrico Desideri, che è intervenuto a difesa dei suoi professionisti. In particolare di “quelli che oggi, con risorse risicate al limite del gestibile, continuano con serietà a svolgere il proprio ruolo; e quelli che domani saranno nuovamente al lavoro, nonostante l’accaduto, la paura, il dolore, salvo diverse indicazioni dell’ospedale dove al momento stanno facendo i controlli sanitari”.
Anche il presidente regionale della Toscana, Enrico Rossi, informato del fatto, ha espresso la sua solidarietà al personale aggredito.
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