Se il decreto prefettizio autorizza l’installazione lungo un solo senso di marcia è illegittimo il verbale per eccesso di velocità rilevata da apparecchiatura posta sul lato contrapposto

La Cassazione, con l’ordinanza n. 23726/2018, si è pronunciata sul contenzioso insorto tra un Comune e una Srl in seguito alla contestazione di un verbale per eccesso di velocità. L’azienda si era opposta all’accertamento elevato a suo carico ai sensi dell’art. 142 del codice della strada e il Giudice di Pace le aveva dato ragione. La decisione era stata confermata anche in sede di appello.

La Corte territoriale aveva evidenziato, infatti, che l’accertamento era avvenuto per mezzo di un autovelox posto sul lato opposto alla direzione di marcia del veicolo. L’Ente proprietario della strada, invece, come da decreto prefettizio aveva autorizzato l’utilizzo dell’apparecchiatura solamente per i rilevamenti relativi al lato sinistro della carreggiata.

La Suprema Corte, investita della questione, ha ritenuto a sua volta inammissibile i motivi di impugnazione proposti dalla ricorrente.

Gli Ermellini, in particolare, hanno ricordato che sull’ente proprietario della strada incombe l’assunzione di una serie di obblighi. Questi prevedono, tra l’altro, la necessità del preventivo avviso dell’installazione dell’autovelox e della preventiva adozione di apposito decreto prefettizio per autorizzare l’installazione dei suddetti dispositivi.

Qualora il decreto amministrativo autorizzi il posizionamento dell’autovelox lungo un solo senso di marcia, il verbale elevato mediante rilevamento effettuato da apparecchiature posizionate sul senso di marcia contrapposto sono affette da una ‘illegittimità derivata’. Manca, infatti, a monte, l’adozione di uno specifico provvedimento autorizzativo da parte del prefetto. Spetta a tale figura la competenza di individuare le strade o i tratti di strada in cui possono essere installati dispositivi di controllo della velocità.

I Giudici del Palazzaccio precisano poi che la normativa non richiede che il provvedimento amministrativo specifichi il senso di marcia interessato dalla rilevazione.

Tuttavia, argomentando a contrario, si desume che se nel decreto prefettizio è contenuto specificamente il riferimento a un determinato senso di marcia il rilevamento della velocità è legittimo se riferito all’autovelox come posizionato in conformità al provvedimento. Non è invece legittimo, invece, con riguardo ad altro autovelox posizionato sulla stessa strada sullo stesso punto chilometrico ma sulla carreggiata o corsia opposta. Per la Cassazione, quindi, il ricorso deve essere integralmente rigettato.

 

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