Il deputato di Fratelli d’Italia condivide le preoccupazioni di OMCeO Milano e Bologna e invoca maggiore trasparenza nella gestione dell’Ente

Dopo il Movimento 5 Stelle anche un’altra forza politica, Fratelli d’Italia, interviene sulla vicenda delle richieste di commissariamento dell’Enpam da parte degli Ordini dei Medici di Milano e di Bologna.

“Leggiamo quanto hanno scritto i Presidenti degli Ordini di Milano e Bologna sulla gestione opaca della Fondazione Enpam – dichiara in una nota il deputato Ignazio La Russa -. Le lettere appaiono preoccupate e ben documentate. Non si comprende davvero, quindi, la reazione scomposta di Enpam che, ad una richiesta di commissariamento per evitare investimenti irresponsabili, peraltro inviata correttamente attraverso i canali istituzionali, e ad una richiesta di maggior trasparenza, invece che rispondere a tono e nelle sedi istituzionali, minaccia ritorsioni e definisce questa iniziativa ‘provocazione irresponsabile’”.

La Russa chiede per conto di Fratelli d’Italia una maggior trasparenza nella gestione di Enpam. “ Si pubblichino tutte le delibere degli investimenti compiuti, si spieghi esattamente e dettagliatamente cosa è successo con Enpam Sicura, si spieghi cosa è successo in merito all’investimento in Inghilterra di cui parla il Sole 24 ore, si pubblichino e si giustifichino tutti i compensi dei vertici della Fondazione. Oggi tutti devono sapere tutto per giudicare e decidere, perché i soldi sono degli iscritti e non degli enti né tantomeno dei loro dirigenti”.

Da ultimo, il deputato fa sapere che Fratelli d’Italia osserva con attenzione e preoccupazione la vicenda del Fondo Atlante 2. “Infatti – conclude La Russa – si giudica inaccettabile una modalità di finanziamento di istituti di credito decotti a spese del cittadino o delle casse previdenziali, senza però che il passaggio di questi fondi appaia come un aiuto di Stato”.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui