Un’ordinanza del Tribunale di Roma sulle foto dei figli su Facebook ha chiarito in che tipo di sanzioni può incorrere il genitore che non le rimuove

Postare foto dei figli su Facebook è un costume ormai consolidato, ma non privo di conseguenze. Della questione si è occupato il Tribunale di Roma, che con l’ordinanza del 23 dicembre 2017, ha chiarito come la mancata rimozione di foto dei figli su Facebook possa avere conseguenze per il genitore che le pubblica.

Il rischio è, non solo, quello di vedersi ordinato dal giudice la rimozione dei post e delle immagini, bensì anche essere destinatari di una sanzione pecuniaria.

Sanzione che, nel caso di specie, i giudici hanno stabilito nei confronti di una madre. La donna aveva massicciamente utilizzato Facebook e altri social per diffondere immagini e informazioni riguardanti il figlio 16enne. La madre indugiava anche sulle controversie giudiziarie che li avevano visti protagonisti.

Il ragazzo aveva evidenziato al Tribunale come la donna continuasse a riportare sui social network particolari della loro travagliata storia familiare. Inoltre, lamentava l’ampia diffusione di tali notizie tra i coetanei.

Non solo: venivano pubblicate immagini del 16enne senza il suo consenso.

A seguito della sentenza di separazione dei genitori del 16enne, la responsabilità genitoriale di entrambe le parti era stata sospesa proprio a causa delle condotte gravemente pregiudizievoli per l’interesse del figlio poste in essere da entrambi i genitori. In particolare, nei rapporti con la madre interrottisi da tempo antecedente alla sentenza di separazione.

Alla luce di tali difficoltà, il ragazzo ha poi rappresentato di voler proseguire gli studi all’estero in un College statunitense e ha chiesto che cessasse la continua diffusione di informazioni e immagini che lo riguardavano.

Per il Tribunale, in considerazione dell’età del minore (16 anni) deve essere evidenziata l’elevata rilevanza che assume la volontà dello stesso.

Sul punto, la Cassazione (sent. n. 5237/2014) ha ritenuto doversi considerare la volontà del minore quando la stessa è “esplicitazione delle proprie aspirazioni, di un vero e proprio progetto di vita, non privo di risvolti esistenziali ed affettivi, sorretto da una fortissima volizione, desumibile dalle insormontabili difficoltà manifestatesi in sede esecutiva”.

Insomma, le foto dei figli su Facebook, specie se minori, devono essere rimosse su specifica richiesta di questi ultimi.

Fatto avallato anche dal quadro normativo esistente. Questo attribuisce ai c.d. grandi minori ampi margini di autodeterminazione.

A tal proposito, vale anche la Convenzione dell’Aja 1980 in materia di sottrazione internazionale di minori. Una disciplina applicabile fino al raggiungimento dei 16 anni.

Le motivazioni formulate dal ragazzo per la scelta di proseguire gli studi all’estero, evidenzia il G.I., appaiono fondate sulla necessità di allontanarsi dall’attuale contesto sociale. Un contesto nel quale tutti i compagni sarebbero a conoscenza delle sue vicende personali.

Vicende rese note dalla madre proprio tramite i social network.

Il giudice, oltre ad autorizzare il minore a proseguire gli studi all’estero, ha adottato anche una serie di provvedimenti nei confronti della madre.

Alla donna, pertanto, il Giudice di Roma ha ordinato l’immediata cessazione della diffusione di immagini, notizie e dettagli relativi ai dati personali e alla vicenda giudiziaria inerente il figlio, sui social. Nonchè la rimozione dei contenuti già pubblicati.

Al fine di assicurare l’osservanza di tali obblighi, viene disposta l’astreinte di cui all’art. 614-bis c.p.c.. Vale a dire che, in caso di mancata ottemperanza della madre agli obblighi di interrompere e di rimuove tali dati dai social, la stessa si vedrà condannata a corrispondere al ricorrente e al tutore un importo indicato in dispositivo per la violazione posta in essere.

 

 

 

Hai avuto un problema simile? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o scrivi un sms al numero WhatsApp 3927945623

 

 

 

Leggi anche:

LINCIAGGIO VIA FACEBOOK: PUÒ ESSERE CONSIDERATO STALKING?

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui