Una donna è stata salvata grazie a una nuova operazione dopo che, a causa di una garza dimenticata dopo un intervento, accusava dolori lancinanti

Una donna di Carpi, in provincia di Modena, è stata salvata grazie a una seconda operazione a causa di una garza dimenticata dopo un intervento di routine.

Ma ecco cos’era avvenuto.

Tutto è iniziato con una normalissima operazione cui la donna, una 47enne, si era sottoposta all’ospedale Franchini di Montecchio.

“Sono stata operata – racconta – il 27 dicembre da un primario del Santa Maria Nuova che svolge la sua professione anche all’ospedale Franchini di Montecchio”.

“Sembrava essere andato tutto bene, quindi mi hanno dimessa dopo quattro giorni, pur senza alcuna radiografia: solo un’ecografia. Era visibile un gonfiore all’addome, pieno di acqua e aria, ma era plausibile, a pochi giorni dall’intervento”.

Un gonfiore ‘sospetto’, primo segnale della garza dimenticata dopo un intervento.

Ebbene, la donna è quindi tornata a casa. Inizialmente stava bene, ma poi è cominciato il suo calvario.

“Avvertivo dolori terribili – racconta la 47enne – non dormivo la notte, non riuscivo a mangiare né a bere assolutamente nulla, così mi sono rivolta al mio medico di famiglia che, nel consigliarmi di fare ulteriori accertamenti, mi ha prescritto un gastroprotettore. Ero ancora gonfia, non mi nutrivo per il dolore e stavo perdendo peso, così mercoledì 17 gennaio ho deciso di rivolgermi all’ospedale Ramazzini”.

Ed è proprio al pronto soccorso che la signora, sottoposta a una lastra d’urgenza, scopre della garza dimenticata dopo un intervento.

“Constatata l’evidenza, mi hanno trattenuta e operata d’urgenza – spiega la donna –. Ho rischiato una perforazione e, per poco, la vita”.

Purtroppo il secondo intervento si rivela molto complesso e pieno di rischi.

Essendo la garza nel suo corpo da un mese, infatti, solo a tessuti aperti si sarebbe potuto capire quanto avesse aderito agli organi interni.

“Mi sono addormentata senza sapere quale delle diverse situazioni i medici si sarebbero trovati davanti – continua – e, alla fine, hanno constatato che la garza si era raggrumata a gomitolo nell’intestino, formando una capsula”.

Una circostanza piuttosto seria, ma che dopo 4 ore di interventi i medici hanno risolto brillantemente.

“Pian piano l’hanno tolta – afferma la donna – ma questo non mi ha risparmiato i punti di sutura e una lunga convalescenza, con tutte le complicazioni che conseguono a casi come questo”.

La signora ha quindi deciso di rivolgersi ai propri legali, Filippo Valisnieri e Gianluca Berni, per far luce su quanto le è accaduto.

“Aspetteremo i referti e faremo sottoporre la cliente a una visita medico-legale, in esito alla quale valuteremo come muoverci per accertare le responsabilità dell’accaduto”, hanno dichiarato gli avvocati della signora.

 

 

 

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