La nuova frontiera della medicina estetica è la gluteoplastica non chirurgica che sostituisce il desiderio del seno maggiorato

La Gluteoplastica non chirurgica è la nuova frontiera della medicina estetica. Se per anni moltissime italiane hanno sognato di avere un seno maggiorato, ora la nuove tendenza in fatto di medicina estetica si concentra sul lato B.
“Nei Paesi europei i canoni estetici sono stati per decenni differenti, ma ora con la globalizzazione delle immagini e della cultura, – spiega Giulio Basoccu, chirurgo estetico presso l’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini) e docente all’Università di Tor Vergata ai microfoni dell’Adnkronos salute – sempre più donne di tutte le età, culture e condizioni sociali cercano la ridefinizione della loro femminilità attraverso il rimodellamento del profilo corporeo e dei glutei in particolare”.
Le italiane sognano un lato B impeccabile, stile ‘Angeli di Victoria’s Secret’ da ottenere non solo con un’alimentazione equilibrata e lunghe sessioni in palestra ma anche grazie alla gluteoplastica non chirurgica, pratica a cui si sono sottoposte già molte pazienti come riporta il professor Basoccu.
La Gluteoplastica non chirurgica rimodella i glutei senza il ricorso alla chirurgia ma attraverso “le nuovissime formulazioni di acido ialuronico, studiate appositamente per il body counturing” spiega Giulio Basoccu.
L’acido ialuronico è un filler – prosegue il chirurgo – cioè una sostanza iniettabile capace di dare volume riassorbibile. Ovviamente i prodotti utilizzati per il corpo sono totalmente differenti da quelli utilizzati per il viso per quanto riguarda la concentrazione, la densità e la capacità ‘volumizzante”.
“Il trattamento per il rimodellamento dei glutei è ambulatoriale, assicura Giulio Basoccu, necessita esclusivamente di una blanda anestesia locale nei siti di introduzione delle sottili cannule che si utilizzano nella procedura, e la paziente ottiene immediatamente il risultato desiderato per poter riprendere subito una normale vita quotidiana”. E’ bene inoltre effettuare “un secondo trattamento a distanza di 8-10 mesi con un volume pari a circa la metà di quello utilizzato la prima volta; in tal modo si ottiene un risultato stabile per oltre due anni”.
 
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