Nasce l’Osservatorio Ictus Italia con l’obiettivo di promuovere interventi per la prevenzione e la cura della di una patologia che in Italia colpisce circa 200mila persone ogni anno

L’ictus cerebrale è considerato uno dei “big killer” a livello mondiale. In Italia sarebbe responsabile del 10/12% di tutti i decessi, colpendo quasi 200mila persone, di cui circa 10.000 di età inferiore ai 54 anni. La patologia, tuttavia, se tempestivamente trattata si può curare e nell’80% dei casi si può prevenire. Alla base della prevenzione, come per tutte le malattie cardio vascolari, vi sono lo stile di vita, l’alimentazione e l’attività fisica.
Proprio con l’obiettivo di promuovere interventi di carattere normativo, legislativo, tecnico ed economico in materia di prevenzione e cura dell’Ictus nasce l’Osservatorio Ictus Italia, un’iniziativa che coinvolge l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce.) e l’Intergruppo Parlamentare sui problemi sociali dell’Ictus, con la partecipazione di Italian Stroke Organization (I.S.O.) e European Stroke Organization (E.S.O.).
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia – è quello di stimolare tutte le iniziative necessarie ad incentivare la prevenzione e la diagnosi dell’Ictus cerebrale e di uno dei più importanti fattori di rischio ad esso correlato, la Fibrillazione Atriale, una frequente anomalia del ritmo cardiaco, causa del 15-20% di tutti gli ictus trombo-embolici, con una prevalenza sulla popolazione italiana fra l’1% e il 2%”.
“In Italia – ricorda Reale – le persone ricoverate per ictus ischemico ogni anno sono più di 170mila di cui circa 35-40mila presentano Fibrillazione Atriale. Grazie a questa iniziativa potranno avere luogo momenti di confronto e di approfondimento sulle criticità del Ssn, e si potranno ipotizzare possibili soluzioni, promuovere l’inclusione di misure specifiche per la prevenzione e cura dell’Ictus Ischemico e della Emorragia Celebrale all’interno dei Piani Sanitari Regionali e del Piano Sanitario Nazionale ed infine favorire la realizzazione di percorsi terapeutici e di pratiche sanitarie ottimali nella gestione del paziente in aree pilota”.
L’Osservatorio nasce nelle stesse ore in cui la Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati sta calendarizzando una Risoluzione presentata dall’Intergruppo Parlamentare sui problemi sociali dell’Ictus. “Un documento – ha affermato l’On Gian Luigi Gigli, Coordinatore dell’Intergruppo – che speriamo venga discusso il prima possibile in Commissione. Con questa Risoluzione vogliamo impegnare il Governo sulla necessità di dare maggiore spazio alla lotta contro la malattia e sull’importanza di mettere in campo risorse ed energie volte ad incoraggiare un processo virtuoso di lotta all’Ictus Ischemico ed alla Emorragia Celebrale che deve necessariamente passare per un percorso di prevenzione, diagnosi precoce e un equo accesso a trattamenti preventivi, efficaci e tempestivi su tutto il territorio nazionale. L’Osservatorio Ictus Italia può essere uno strumento utilissimo nel sostenere l’azione delle Istituzioni in questa direzione”.

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