Il Fisioterapista è un professionista della Sanità che lavora sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita

Il ddl Lorenzin finalmente ha quasi del tutto messo in ordine la confusione tra diverse figure sanitarie. Ne ha istituite di nuove e ha posto maggiore attenzione alla tutela del consumatore garantendo pene più severe per chi opera come abusivo in un inquadramento normativo più definito. Questo però non ha ancora chiarito a molti lettori e miei utenti che cosa possa o non possa fare il fisioterapista.

Ormai si sente solo parlare delle differenze tra osteopata e fisioterapista, tra fisiatra e fisioterapista, tra osteopata e medico, tra ortopedico e fisiatra… ecc . Sembra un po’ un tutti contro tutti. A questo punto mi sono chiesto: ma gli utenti sanno davvero chi è il fisioterapista e quali sono le sue mansioni?

Ecco quindi che da fisioterapista cerco di risponderti citando la definizione dell’associazione che ci rappresenta (AIFI) a breve spero, il nostro futuro ordine professionale.

Il Fisioterapista è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aeree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.

Il 20 gennaio inoltre, due colleghi (Mauro Gugliucciello e Gianni Melotti) hanno scritto un interessantissimo articolo che rende più chiaro il setting dell’operare fisioterapico.

Qui di seguito troverai delle parti del loro articolo.

“Nel caso di attività sanitarie che comportino un rischio scientificamente provato, o ancora non escluso, il luogo di erogazione delle cure non può essere uno studio professionale ma deve essere un ambulatorio soggetto ad autorizzazione. Questo vale per qualsiasi professione sanitaria, medici compresi.

Quando un cittadino si rivolge direttamente al fisioterapista, se questo, nella sua visita iniziale, rileva problematiche non di sua competenza o di una complessità tale da richiedere una collaborazione con altri professionisti, sarà il primo a consigliare alla Persona il percorso più adeguato.

Ogni qualvolta le competenze del fisioterapista siano esaurienti per affrontare la problematica della Persona non ci sarà alcun bisogno di coinvolgere altri professionisti sanitari.
Speriamo che tutti i medici capiscano che il fisioterapista, vaccinato e di sana e robusta costituzione, non ha sempre bisogno di loro.”

 

Dr. Paolo Scannavini

pscannavini@gmail.com

Fisioterapista e Kinesiologo

Responsabile Fisioterapia Fisiopalestra MeRiBen

Mysa trainer

PNL Pratictioner

Consulente Wellness per Aziende

 

 

Leggi anche:

OSTEOPATIA E FISIOTERAPIA: SIAMO ALLA SVOLTA?

 

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1 commento

  1. Un dubbio. Lavoro in una riabilitazione intensiva dove vengono ricoverati pazienti dalle Rianimazioni, anche tracheostomizzati. In caso di necessità, devo saper procedere a manovre di tutela delle vie aeree quali la broncoaspirazione? Se possibile, mi potete dare dei riferimenti legislativi?
    Grazie

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