I camici bianchi sono finiti nel mirino della Procura nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di una 41enne morta in gravidanza dopo le dimissioni dall’ospedale di Alessandria

La Procura di Alessandria ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di sette medici dell’ospedale civile del capoluogo di provincia piemontese. Il provvedimento rientra nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di una donna di 41 anni, morta in gravidanza dopo le dimissioni dal Pronto soccorso insieme alla bimba che portava in grembo.

La tragedia risale allo scorso 18 giugno. Ne aveva dato notizia la stessa Azienda ospedaliera in una nota in cui comunicava che la donna, un’insegnante alla 35esima settimana di gestazione, era stata ricoverata in urgenza dove era stato fatto tutto il possibile per salvarla.

La paziente – secondo la ricostruzione della struttura sanitaria – era arrivata in ospedale nella notte tra il 18 e il 19. Dopo un periodo di osservazione e monitoraggio le sue condizioni e quelle del bambino risultavano stabili. Il personale medico aveva pertanto deciso di dimetterla. Dopo poche ore, tuttavia, la situazione sarebbe precipitata, fino al sopraggiungere del decesso poco dopo le 17.

E mentre la Direzione ha aperto un audit per verificare i fatti, la magistratura ha aperto un fascicolo  per omicidio colposo e procurato aborto.

Tra i camici bianchi il cui operato è finito nel mirino degli inquirenti figurano, nello specifico, due medici del Pronto soccorso che avrebbero rispettivamente preso in carico la paziente la notte tra lunedì e martedì e firmato le sue dimissioni alle 10 di mattina. E ancora:  il ginecologo che avrebbe visitato la donna quella notte, il primario di Ginecologia e altri due professionisti che, a vario titolo, avrebbero assistito la paziente nel corso della sua permanenza in ospedale.

Gli avvisi di garanzia spiccati dal Pubblico ministero rappresentano un atto dovuto per consentire i destinatari  di nominare da subito propri consulenti in vista degli accertamenti medico legali in programma nei prossimi giorni. Dagli esami previsti si attendono dunque risposte circa le cause del decesso nonché eventuali responsabilità in capo agli operatori sanitari.

Credi di essere vittima di un caso di errore medico? Scrivi per una consulenza gratuita a medicolegale12@gmail.com o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

Leggi anche:

MORTO NEL CORSO DI UNA ANGIOPLASTICA, LA PROCURA APRE UN FASCICOLO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui