Lo yoga non è una disciplina senza controindicazioni, anzi: i danni da yoga possono essere molteplici. Ecco quali sono e come riconoscerli

Qualche tempo fa ho letto un interessantissimo articolo su “il sole 24 salute”. Il pezzo parlava di Yoga in forma molto analitica, non si soffermava a dire che fa bene qui e li, che sia o meno un’attività sana ma piuttosto riportava i risultati di uno studio scientifico statunitense. Sono andato a ripescarlo sul web e ho deciso di riportare in questo articolo qualche interessante dato, soprattutto riguardanti i danni da yoga.
Sulla rivista Journal of Bodywork and Movement Therapies viene riportato che i danni da yoga all’apparato locomotore sono del 10% annui. Non è vero quindi che questa attività sia scevra da ogni rischio. In realtà il 10% è la stessa percentuale di infortunio che si trova in moltissimi altri sport. Quindi come tutte le discipline sportive anche lo yoga in alcuni casi può provocare danni.
Ma non basta. Infatti nello stesso studio si legge anche che esiste la possibilità, il 21% dei casi, che i danni da yoga possano derivare dal riacutizzare un danno pre-esistente ma non sintomatico, o addirittura peggiorare la sintomatologia presente.
In questo secondo caso inoltre il dolore riportato dal campione di soggetti analizzati era tale da costringere all’interruzione dell’attività almeno tre mesi. Localizzazioni più comuni di dolore sono stati spalla, gomito e polso.
Ma lo yoga è anche fonte di benessere.
E concludo riportando una frase del prof Pappas ricercatore che ha condotto lo studio: “non ci sono però solo cattive notizie, dato che il 74% dei partecipanti ha riferito che il dolore esistente è stato migliorato dallo yoga, evidenziando il complesso rapporto che esiste tra il dolore muscoloscheletrico e la pratica di questa disciplina”.
Quindi la solita considerazione: a prescindere dal tipo di attività che tu svolga è fondamentale che ti rivolga a personale competente e certificato. Questa considerazione ovvia ci aiuta a diminuire drasticamente la possibilità di infortunio. L’esercizio in se di qualsiasi disciplina non è mai ne buono ne cattivo, ne allenante ne dannoso. Non esistono esercizi  che fanno bene o che fanno male piuttosto è la loro esecuzione ed il controllo di questa che può determinare effetti positivi o negativi. Quindi quando ti rechi in palestra, non ti accontentare di un semplice istruttore, ricerca piuttosto un istruttore specializzato che prima della sua specializzazione abbia anche conseguito una laurea un Scienze Motorie!

Dr Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo
Responsabile Fisioterapia Fisiopalestra MeRiBen
Mysa trainer
PNL Pratictioner
Consulente Wellness per Aziende

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