La denuncia da parte di NurSind si è trasformata in interrogazione parlamentare regionale. Gli ospedali Pertini e S. Eugenio rischiano il collasso

I vertici del sindacato delle professioni infermieristiche (NurSind) hanno più e più volte denunciato le recenti politiche aziendali messe in atto dalle due strutture romane, l’ospedale Sandro Pertini e l’ospedale Sant’Eugenio, situati entrambi all’interno del raccordo anulare.
L’ospedale Sant’Eugenio era già stato oggetto poco tempo fa di denuncia per i frequenti malfunzionamenti degli ascensori dove esano rimasti intrappolati varie volte sia personale medico che visitatori giustificati con la presenza di un solo ascensorista addetto ai guasti.
Denunce che sono state prese in carico in prima persona dal consigliere regionale Fabrizio Santori appartenente al gruppo politico Fratelli d’Italia che le ha immediatamente trasformate in un’interrogazione parlamentare rivolta sia a Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che al presidente del Consiglio Regione Lazio Onorevole Daniele Leodoro.
Il consigliere Santori pretende delle risposte urgenti e inderogabili in materia di qualità assistenziale verso i pazienti sui quali incombono gravi rischi in seguito all’accorpamento di alcuni reparti delle strutture che come diretta conseguenza hanno avuto la riduzione dei posti letto disponibili per le degenze.
Al centro dell’attenzione il consigliere Santori ha posto la grave carenza di personale infermieristico oltre alle reiterate violazioni della legge 161/2014 che regolamenta gli orari di orario di lavoro, i turni e i riposi del personale.
E’ attesa nei prossimi giorni da parte dei vertici della Regione Lazio una risposta in merito alle richieste avanzate dal consigliere Santori. Nel frattempo si attende un confronto mediatico negli studi di un’emittente televisiva romana dove sono stati invitati gli esponenti sindacali del NurSind che argomenteranno le loro continue denunce.
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2 Commenti

  1. Una tra le tante .. ce ne è per ogni volta e per la lista ci vorrebbe il suo debito tempo. Porto mio padre in scompenso cardiaco presso struttura a me prossima ed il medico mi viene incontro deridendomi e dicendo: ma cosa ce lo porti a fare.. ha 70 anni? venne poi da altri visitato e trattato con lasix endovenosa piuttosto che la pillola come la prendeva ma senza precise indicazioni, non udente, ipovedente ad un occhio cieco totale per servizio ma attribuito a glaucoma poi verificandosi il diabete dalle tribatrie. Sinstesi la volta successiva lo inviarono direttamente in altra struttura presso cui venne soppresso per eutanasia occulte ma note ma che io non comprendevo e reso intrasportabile dai vari maltrattamenti con lesioni ed affezioni ivi contratte per cui precluso da pubblica assistenza e curato da me.. semplice figlia con non rare istruzioni giusto telefoniche sul da fare.. bè, mi si spiega almeno oggi qualcosa? Grazie p.s. ovviamente è partita parallela la campagna di scredito ed ingiurie a nostro carico in quanto nemici e non complici delle non poco gravi zozzate. ce ne è una per luogo ed anche più. la sentenza recente che discolpa certe responsabilità la dice lunga come l’insistenza nel fisiologizzare la eutanasia nonchè le nuove regole sanitarie manipolate dalle lobby delle assicurazioni. Si confida in tutti gli altri non spergiuri ma effettivamente troppo pochi e mal trattati da ambienti di per se per nulla idonei e maggiormente castigati dove anzi, chi il suo lavoro lo vuole fare passa pure i guai. dove siamo arrivati? scienza e tecnologia invece di alleviarci dai vari guai e pure andare oltre ci porta invece ad implodere immoralmente ed abusivamente rispetto i sani principi? altro a non finire.. grazie

  2. presso struttura pubblica sanitaria una tra le tante subite ed eclatante è con l’accesso di mio padre in pronto soccorso per scompenso cardiaco mi sento dire da un medico cosa ce lo porti a fare ce l’ha 70 anni no? questo con sorriso da schiaffi.. un altro medico lo trattò con lasix endovenosa e poco dopo fu dimissibile dal P.S. ma la volta successiva venne trasferito presso altra struttura dove fu soppresso volutamente. altre a non finire, quello che gli è stato inferto tra cui delle gravi infezioni e motivo per cui lo scarico anche se i primi a dichiarare e confermare le cause. una ogni dove gliene hanno fatte patire, accudito da me per necessità dove alcune istruzioni lesinate le ottenni tramite telefono da altri medici. cosa mi si può dire in merito? ovviamente tutto l’ambaradam e potente in quanto lobby per le contestazioni conseguenti in contrasto spesso anche minaccioso, non solo ingiusto e falsificato del vero attribuendo scuse e giustificazioni ed alchimie per nulla credibili ma assunte come tale, campagne di scredito di cui sono gli unici artefici ed attori.. non tutti sono spergiuri, sono certa e ci metterei la mano sul fuoco, spesso maltrattati proprio da regole contrarie al loro giuramento o condizioni dei luoghi nonchè loro gestione ma siamo oltre l’impensabile e queste recenti sentenze e le regole dettate dalle compagnie assicurative sulla gestione piuttosto da chi unicamente deve avere voce in merito è la vergogna delle vergogne. spero in azioni concrete urgenti quanto necessarie. grazie (involuzione della specie..)

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