I familiari dell’attore vogliono fare chiarezza sulla presenza di possibili nessi tra l’attacco cardiaco che ha causato il decesso dell’attore e la caduta, con conseguente intervento al polso di pochi giorni prima

Due giorni fa la notizia della morte di Lino Toffolo, regista, attore e musicista veneziano deceduto all’età di 81anni nella sua abitazione di Mestre. Oggi, nel giorno dei funerali, si apprende che i familiari si sono rivolti alla magistratura per chiedere l’apertura di un inchiesta sulle cause del decesso.

L’attore una quindicina di giorni fa era caduto, a causa di una buca, mentre passeggiava sui masegni dell’isola di Murano.  Gli accertamenti svolti presso l’ospedale di Venezia avevano evidenziato la frattura di due costole e la necessità di un intervento al polso, anch’esso fratturato.

Dimesso la settimana scorsa, Toffolo, già operato due anni fa alle coronarie, per due volte nel giro di pochi mesi, è deceduto dopo pochi giorni a causa di un attacco cardiaco. I parenti ora vogliono chiarire se ci sia un nesso di causalità tra la morte e possibili carenze assistenziali da parte dei sanitari che avevano deciso le dimissioni del paziente dall’ospedale o con le lesioni riportate a seguito della caduta. Per quanto riguarda questo secondo aspetto, nello specifico, i familiari vogliono sapere se, con maggiore accortezza, la caduta poteva essere evitata, sostenendo che la buca non fosse opportunamente segnalata, oltre ad evidenziare un problema di manutenzione per quanto riguarda i masegni nelle calli e nei campi di Murano.

Subito dopo la presentazione dell’esposto, il Pubblico Ministero ha disposto l’esame autoptico, eseguito già ieri pomeriggio per consentire la celebrazione dei funerali questa mattina. In base alle conclusioni del medico legale, la Procura si muoverà per compiere gli eventuali ulteriori accertamenti necessari.

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