Un primario assenteista risultava in sala operatoria anche quando non si presentava nemmeno in ospedale. I primi risultati sulle verifiche al Careggi.
Aveva dubbi sulle attività di un noto primario in chirurgia. Così, il consigliere regionale Fdi Giovanni Donzelli ha fatto una richiesta di accesso agli atti sull’attività dei chirurghi al Careggi di Firenze.
Dai primi i risultati è emerso che sembrerebbe effettivamente trattarsi di un primario assenteista, che risultava in sala operatoria anche quando non era nemmeno in ospedale.
L’azienda infatti ha incrociato le firme di presenza e i dati dei badge personali di entrata e uscita dei professionisti della struttura per gli anni 2015 e 2016. Per il primario sono così emerse delle discrepanze.
Nel 2015 il medico sarebbe stato assente una quindicina di volte pur risultando in sala operatoria, e nel 2016 quattro o cinque volte.
Oltre ai dati del badge, la direzione ha analizzato anche documenti formali che attestavano come, per motivi professionali, in determinati giorni il chirurgo non era appunto presente.
Il Careggi adesso starebbe preparando una lettera per richiamare il suo professionista e contestargli quanto è stato trovato nei registri informatici. Il primario assenteista dovrà quindi spiegare la sua posizione. Dopo le sue risposte potrebbe partire anche una segnalazione alla procura.
Adesso sotto la lente ci sono anche i giorni in cui il medico era effettivamente presente in ospedale. L’azienda vuole chiarire se nelle ore di lavoro che risultano poteva effettivamente fare gli interventi chirurgici segnati sui registri e a lui attribuiti.
Intanto Giovanni Donzelli ha chiesto anche la lista delle presenze al lavoro del medico negli stessi due anni. Anche lui farà l’incrocio con i registri di sala operatoria.
L’ospedale, inoltre, ha deciso di estendere la verifica a tutti i suoi chirurghi, per capire se quello che sta venendo alla luce è un caso isolato oppure no.
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