Suonare ripetutamente il campanello per arrecare disturbo rientra nel reato di molestia o disturbo alle persone? La sentenza della Corte di Cassazione.
Suonare ripetutamente il campanello della vicina rientra nel reato di molestia o disturbo alle persone, lo stabilisce la Corte di Cassazione penale con la sentenza numero 26336/2017 .
Il fatto
Una donna è stata disturbata per un tempo prolungato dal vicino di casa, che suonava il campanello del suo appartamento in maniera incontrollata e molesta. La donna, a causa del comportamento del vicino, si era trovata così in una “condizione di disagio” e di alterazione delle “normali condizioni di tranquillità“.
In primo e in secondo grado l’uomo era stato quindi condannato, perché suonare ripetutamente il campanello può integrare il reato di molestia o disturbo alle persone.
L’uomo si era quindi rivolto in Cassazione per vedere annullata la sentenza a lui sfavorevole.
La sentenza della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha però rigettato il ricorso dell’uomo e ne ha confermato la condanna.
Ciò che in particolare hanno rilevato gli Ermellini sono stati i tempi e i modi della condotta adottata dal vicino molesto.
Rileva la Corte, infatti, che l’uomo ha agito in maniera molesta per un arco di tempo prolungato. Le modalità che ha adottato, inoltre, alternavano l’insistente e sgradevole suono del campanello della vicina alla rottura dei suoi vasi di fiori posti sul pianerottolo.
Secondo la Cassazione, quindi, il vicino ha tenuto una condotta idonea ad arrecare molestia e disturbo alla persona offesa e a giustificare la condanna al pagamento di 300 euro a titolo di ammenda e di 500 euro a titolo di risarcimento della vittima.
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