La discussione riprenderà la prossima settimana. Intanto approvati 4 articoli e due emendamenti al testo presentato dalla XII Commissione

Tutto rimandato al 24 novembre, data in cui l’aula del Senato riprenderà le votazioni sul ddl 2224 recante “disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”. L’ok al testo era atteso per ieri ma le variazioni nell’ordine del giorno dell’Assemblea hanno fatto slittare tutto alla prossima settimana.

Nel frattempo l’aula ha approvato 4 dei primi 5 articoli del testo licenziato dalla Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. L’articolo 4, sugli obblighi delle aziende in fatto di trasparenza dei dati, è stato accantonato. Le parti approvate senza modifiche sono l’articolo 1, recante norme di principio in materia di sicurezza delle cure sanitarie, l’articolo 3, che istituisce l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità, e l’articolo 5, relativo alle buone pratiche clinico-assistenziali e alle raccomandazioni indicate dalle linee guida.

Rispetto all’articolo 2, che prevede l’attribuzione al Difensore civico della funzione di garante per il diritto alla salute e l’istituzione di centri regionali per la gestione del rischio sanitario, sono stati approvati due emendamenti  e proposti dal senatore D’ambrosio Lettieri (CoR). La prima modifica (2.203) riguarda la raccolta dei dati regionali sui rischi ed eventi avversi, che devono essere raccolti dal Centro per la gestione del risk tra le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private; la seconda (2.205) riguarda, invece, il termine temporale per la trasmissione di tali dati, che dovrà essere annuale, entro il 28 febbraio dell’anno successivo, e non più semestrale.

Infine, è stato accolto l’ordine del giorno del senatore Luigi Gaetti, del Movimento 5 Stelle, che impegna il Governo a valutare la possibilità che per la definizione delle linee guida – il cui rispetto risulta decisivo ai fini delle punibilità del medico per imperizia in ambito penale – siano coinvolti gruppi multidisciplinari di esperti e che le bozze siano integrate con contributi e commenti della comunità scientifica.

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