L’utente della piscina non ottiene il risarcimento dei danni provocati dalla caduta sulla scala di ingresso/uscita della vasca della piscina, in quanto anche se priva della gomma antiscivolo è comunque a norma (Tribunale di Milano, Sez. X, Sentenza n. 7053 del 31 agosto 2021)

Il Tribunale di Milano ha negato il risarcimento del danno all’utente infortunato motivando che la scaletta, pur priva della gomma antiscivolo, è a norma e che l’evento è da attribuire alla distrazione del danneggiato che metteva un piede in fallo.

Con la pronuncia a commento il Giudice ha respinto la richiesta di risarcimento dei danni subiti da una donna dopo essere caduta dalla scaletta di una piscina dove si accingeva a frequentare una lezione di acquagym.

Nello specifico, l’attrice mentre stava per entrare in vasca utilizzava l’apposita scaletta che essendo priva della protezione in gomma antisdrucciolo sui gradini ne causava la caduta, con esiti di trauma contusivo alla gamba destra.

La danneggiata ha fondato la propria domanda risarcitoria sulla mancanza dei presidi antiscivolo sui gradini della scaletta.

A seguito di verifica della scaletta in questione, tuttavia, la stessa è stata considerata a norma.

Dal materiale fotografico prodotto in giudizio si evince che la scaletta in questione, è in metallo a pioli, munita di corrimano e con pedate orizzontali provviste di rilievi antiscivolo nelle quali non si rinviene il requisito della presenza di gomma antisdrucciolo.

Non può essere ascritta al gestore della piscina la responsabilità invocata in quanto l’attrice, con l’adozione della normale prudenza, avrebbe evitato il danno.

Precisa il Tribunale che “la scaletta è stata non la causa bensì l’occasione di una caduta, in realtà frutto di distrazione della donna, in quanto ben poteva essere prevista ed evitata usandola con la normale prudenza e attenzione”.

In un simile contesto, viene rilevato, passa in secondo piano la dimostrazione delle concrete modalità della caduta perché anche volendo ammettere che la donna abbia compiuto correttamente le posture per usare la scaletta, ciò non varrebbe a escludere che la stessa «disattenzione o fretta abbia messo un piede in fallo scivolando».

Concludendo, il Tribunale rigetta la richiesta di risarcimento dei danni e condanna la donna al pagamento delle spese di lite.

Avv. Emanuela Foligno

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