E’ iniziata ieri la Terza settimana del pronto soccorso, organizzata dalla Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, e in programma fino a domenica 29 maggio. Durante tale periodo, medici e infermieri della Simeu, saranno presenti nelle piazze delle principali città italiane, con incontri con i cittadini e simulazioni di attività cliniche in pubblico, per spiegare meglio le dinamiche dell’emergenza sanitaria e confrontarsi con i pazienti sulle loro esigenze.

Il tema scelto per quest’anno è il paziente anziano over 80. Motivo per questa tematizzazione è il fatto che, negli ultimi 10 anni, gli accessi ai pronto soccorso di questa tipologia di pazienti sono aumentati del 60%, mentre i ricoveri sono cresciuti del 50%. In valori assoluti, questo si traduce in 100.000 pazienti ultraottantenni in più che ogni anno varcano le soglie dei pronto soccorso italiani.

Il paziente con più di 80 anni che si rivolge al pronto soccorso viene abitualmente definito “fragile”. Questo in ragione di un quadro clinico spesso complicato e caratterizzato da malattie croniche. E’ dunque un paziente che necessita cure particolari e di competenze plurispecialistiche; anche perché, nella maggioranza dei casi, dopo l’intervento del personale dell’emergenza si rendono necessari un ricovero ospedaliero e un percorso di cura.

Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu, ha spiegato come nell’ultimo decennio questa situazione abbia impattato sui professionisti del settore. “La professionalità di medici e infermieri di Pronto soccorso – ha spiegato – si è radicalmente trasformata per rispondere alle nuove esigenze dei pazienti di un sistema sanitario nazionale in rapida e profonda trasformazione. Parallelamente alla nascita nel 2009 della Scuola di specializzazione in Medicina di emergenza-urgenza, da cui escono annualmente gli specialisti italiani dell’emergenza sanitaria, i professionisti del pronto soccorso sono in grado oggi di intervenire e stabilizzare pazienti complicati come il paziente anziano fragile, che spesso arriva in ospedale per la riacutizzazione di problemi cronici di salute, in un quadro di molteplici malattie di cui è portatore, tanto da rendere necessario un ricovero”.

La manifestazione si articolerà in numerosissime iniziative: saranno organizzati in molte città incontri sul tema dei percorsi di cura socio sanitaria necessari per il paziente anziano fra ospedale e territorio, ai quali interverranno istituzioni e associazioni e che avranno luogo negli spazi di Centri anziani, Case del quartiere e altri luoghi pubblici.

Inoltre, ci saranno anche iniziative di piazza e Porte aperte nei pronto soccorso di alcuni ospedali. In particolare, per iniziativa dei Giovani medici Simeu, nei pronto soccorso aderenti alla Settimana sarà distribuito un questionario per registrare alcune caratteristiche ed esigenze della popolazione di pazienti anziani dell’emergenza. Infine, in molte scuole saranno attivati corsi di primo soccorso per i ragazzi che seguiranno moduli formativi studiati appositamente dalla società scientifica.

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