Ormai è un must! La domanda alla quale devo rispondere è sempre la stessa: Paolo, secondo te qual è il tempo di guarigione dei miei problemi?

Iniziamo con il dire che il tempo di guarigione è davvero un terno al lotto, nel senso che è condizionato da molte variabili. La circolazione del sangue, l’età, l’attività motoria, l’estensione, la presenza di altre malattie ed addirittura la condizione mentale possono far variare i tempi!

Stiamo assistendo in questi ultimi anni (diciamo dal 2000 in poi) alla realizzazione di studi scientifici che vanno ad indagare come il pensiero positivo possa influire sui tempi di guarigione!

Questo però non deve spaventarti, poiché esistono delle tabelle in letteratura che riportano l’intervallo di tempo di guarigione durante il quale la maggior parte delle persone recupera da una specifica lesione.

Ti ricordo che stai leggendo una rivista di divulgazione medico-legale, quindi delle tabelle di riferimento devono esistere per forza!

Vediamo dunque i casi più comuni che capitano in uno studio di fisioterapia.

Il più comune è il dolore muscolare dopo aver fatto gli esercizi di rinforzo. Si parlava spesso del fatto che fosse l’acido lattico, in realtà non è cosi questo disagio è definito DOMS (ho scritto un articolo in merito a questo argomento) e scompare in media dopo tre giorni.

Quando invece siamo soggetti ad una lesione muscolare, più comunemente conosciuta come “strappo”, i tempi variano in base all’entità ed estensione della lesione. Le lesioni muscolari si dividono in 1°, 2° e 3° grado (ho scritto articolo anche su questo argomento) ed in media si va da due settimane a 6 mesi.

Differenti i tempi della riparazione per la lesione tendinea. I tendini infatti al contrario dei muscoli, sono scarsamente vascolarizzati, ed il fatto che vi arrivi poco sangue, implica un minor apporto di sostanze nutritive e riparative. Anche le lesioni tendine si suddividono in 1°,2° e 3 grado ma in media i tempi di riparazione sono più lunghi. Diciamo che si può arrivare nei casi più gravi anche fino ad un anno per avere il completo recupero funzionale.

Infine parliamo di ossa, il tempo di riparazione ossea dipende dal posizionamento dei frammenti. Chiaramente una frattura composta ed in asse si ripara notevolmente prima di una frattura scomposta ed esposta (particolarmente dolorosa in quanto in questo caso l’osso addirittura lacera i tessuti e si “espone” all’esterno).

Nei casi più gravi quando cioè i frammenti ossei non sono allineati si ricorre alla riduzione, cioè i pezzi devono essere riposizionati vicini! La riduzione può essere eseguita sia un modo incruento, senza operare (e fa tanto mele!), sia attraverso un intervento chirurgico. A questo punto i tempi di recupero possono variare tra 5 settimane e 3 mesi.

Sperando che questo articolo ti sia stato utile, ti auguro di non dover mai sperimentare sulla tua pelle i tempi di recupero qui sopra citati!

Dr Paolo Scannavini

pscannavini@gmail.com

Fisioterapista e Kinesiologo

Responsabile Fisioterapia Fisiopalestra MeRiBen

Mysa trainer

PNL Pratictioner

Consulente Wellness per Aziende

 

 

 

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