Lunedì scorso, 13 luglio, abbiamo scritto di un caso di maxi truffa ai danni delle compagnie assicuratrici scoperto dalla Polizia Stradale  di Latina.

Per saperne di più, abbiamo contattato il nostro esperto, Umberto Coccia, patrocinatore stragiudiziale.


Dott. Coccia, queste truffe sono frequenti?

Purtroppo si. Le truffe ai danni delle compagnie assicurative sono frequenti e spesso le forze dell’ordine e la magistratura sono chiamati, lungo tutto lo stivale,  ad arginare e contrastare il fenomeno.

Come è possibile contrastarle?

Sicuramente oggi grazie all’aiuto della tecnologia e agli archivi informatici le compagnie assicurative hanno maggiori strumenti per contrastare il fenomeno fraudolento. Tant’è che con buona probabilità erano molto più frequenti in passato anche se c’era minore consapevolezza.

Da tempo comunque compagnie e organi di vigilanza sono impegnati nel contrasto a questo malcostume, che si ripercuote inevitabilmente anche sui portafogli di  quegli automobilisti/assicurati/cittadini virtuosi e onesti.

La compagnia assicurativa o il singolo cittadino come può dimostrare di essere stato truffato? Che strumenti ha?

Diciamo che il singolo cittadino quasi mai è vittima della truffa, anzi ne è l’attore con la compiacenza, come nel caso di cronaca, di qualche altro e più scaltro professionista o sedicente tale. Sono le compagnie assicurative a farne le spese. E’ notizia recentissima la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento del ministero dello Sviluppo economico che dà ufficialmente il via all’archivio informatico integrato. Si tratta dello strumento, di cui si avvale l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) per l’individuazione e il contrasto delle frodi assicurative nel settore Rc Auto. L’archivio, incrociando le informazioni presenti nelle varie banche dati disponibili, dovrà fornire alle compagnie indicazioni sul livello di anomalia di ogni sinistro comunicato alla banca dati, con l’obiettivo appunto di ridurre le frodi.

Se ritenete di essere rimasti vittime di una truffa, inviate una email alla redazione (redazione@responsabilecivile.it) oppure telefonate allo 06-69320026 e sarete contattati per una consulenza gratuita.
- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui