Previsti dodici vaccini obbligatori e gratuiti per raggiungere l’immunità di gregge e salvaguardare la salute pubblica

Il Presidente della Repubblica ha firmato il nuovo piano vaccini che rende obbligatorie le vaccinazioni per i minori da zero a 16 anni. Approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio scorso, il decreto entrerà ufficialmente in vigore dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale.
In una nota diramata dal Ministero della Salute si legge: “i vaccini sono la scoperta e l’intervento di sanità pubblica più importante per l’umanità – Grazie alla loro introduzione si ha, non solo una riduzione del tasso di ospedalizzazione, ma soprattutto un abbattimento del tasso di morbosità e di mortalità di patologie prevenibili”.
“Obiettivo del decreto – ha ricordato il Ministro Lorenzin – è raggiungere il livello di immunizzazione raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, pari al 95% della popolazione, in modo da mettere in sicurezza il Paese. Sotto questa soglia l’agente patogeno non è debellato e resta in circolazione. Nel nostro Paese la soglia minima di vaccinazione è pericolosamente sotto le soglie indicate dall’OMS. I dati coorte al 31 dicembre 2016 indicano ad esempio che solo il 46,1% è vaccinato per la varicella, l’80,7% per il meningococco C e l’87,3% per il morbillo. E’ proprio quest’ultima malattia infettiva a destare maggiore preoccupazione: dall’inizio del 2017 si sono verificati 2851 casi, il 500% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.
Il decreto legge sui vaccini stabilisce che le vaccinazioni obbligatorie gratuite passano da quattro a dodici e diventano un requisito fondamentale per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni). La violazione dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie.
I dodici vaccini previsti dal decreto legge prevenzione vaccinale sono: anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B – vaccinazioni già obbligatorie – anti-pertosse anti-pertosse; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. I nuovi vaccini introdotti dal decreto legge prima non erano obbligatori ma già presenti nel calendario vaccinale vigente, come «fortemente raccomandati».
Non saranno necessarie dodici diverse punture per assolvere l’obbligo vaccinale. Sei vaccini (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b) potranno essere somministrati contestualmente con la così detta vaccinazione esavalente, quattro con quella quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella), vanno invece somministrati separatamente i vaccini anti-meningococco B e anti- meningococco C.

Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita mentre ai nati nel 2017 vanno obbligatoriamente somministrati tutti e dodici i vaccini. Sono invece esonerati i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale e i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, come gravi reazioni allergiche al vaccino o a uno dei suoi componenti, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Il vaccino è invece posticipato quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.

Al momento dell’iscrizione a scuola i dirigenti scolastici hanno l’obbligo di richiedere idonea documentazione comprovante l’effettuazione dei vaccini, l’esonero, l’omissione o il differimento. Qualora non si fornisca la documentazione richiesta, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione all’ASL entro dieci giorni. L’ASL contatterà poi la famiglia per un appuntamento, qualora la famiglia non si presenti l’ASL contesterà formalmente l’inadempimento dell’obbligo e a questo punto verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a 7.500 euro, proporzionata alla gravità dell’inadempimento.
Per l’anno scolastico 2017/2018 è prevista una fase transitoria, che garantirà il tempo necessario per adempiere l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione scolastica. Entro il 10 settembre 2017 va presentata la relativa documentazione o autocertificazione della vaccinazione. Entro il 10 marzo 2018, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione.

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