Per la giustizia le apparecchiature di rilevazione della velocità media costituiscono violazione di brevetto. Preoccupazione per la sicurezza stradale

I sistemi Sicve-Tutor che rilevano la velocità media in autostrada sono stati spenti. E’ l’effetto del rigetto dell’istanza di sospensione del dispositivo di una sentenza dello scorso 10 aprile.

Con tale pronuncia, la Corte d’appello di Roma ha risolto un annoso contenzioso giudiziario tra il gruppo Autostrade per l’Italia e l’azienda toscana Craft. Nello specifico, la giustizia ha riconosciuto alla Craft la titolarità della tecnologia impiegata negli apparecchi utilizzati da Autostrade.

I Giudici hanno quindi intimato a quest’ultima di rimuovere e distruggere tutti i Tutor esistenti sulla propria rete viaria. Tali apparecchiature costituirebbero infatti violazione di brevetto.

Il Collegio territoriale ha anche ordinato ad Autostrade di non fabbricare, commercializzare e utilizzare il sistema.

Inoltre, ha stabilito che, per ogni giorno di ritardo nella rimozione dei Tutor in funzione, l’azienda dovrà pagare 500 euro in favore della Craft.

Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia, tuttavia, dichiarano che “a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema, continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada”.

Le preoccupazioni però non mancano. Gli esperti di sicurezza stradale temono che ci possano essere serie conseguenze in termini di morti e feriti sulle strade, soprattutto in vista della stagione estiva.

Per far fronte a tali rischi Polizia e Autostrade per l’Italia fanno sapere che stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del SICVe PM. Si tratta di un nuovo sistema, approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovrebbe essere operativo da luglio.

Intanto l’Asaps, associazione amici polizia stradale, fa appello al buon senso degli automobilisti “per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti”.

 

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