La proposta di vendita di medicinali sfusi in farmaci è giunta da due esponenti di Sinistra italiana ma è stata approvata all’unanimità.

Il Consiglio della Regione Toscana ha approvato una mozione di Sì Toscana a Sinistra che impegna la Giunta attivarsi per promuovere la vendita di farmaci sfusi nelle farmacie.

L’obiettivo della proposta è incentivare il ricorso a dosi mirate all’esatta necessità prevista dalla cura.

La vendita di farmaci sfusi in farmacia si inserisce in quanto già previsto dalla legge 190/2014.

In essa, al comma 591 si prevedeva già la produzione e distribuzione, in ambito ospedaliero, di medicinali in forma monodose.

Soddisfazione da parte dei consiglieri regionali Paolo Sarti e Tommaso Fattori. I due precisano che la mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio.

“Un atto importante per rendere più efficiente la spesa farmacologica, sia nelle strutture ospedaliere sia nelle famiglie”, hanno dichiarato. La proposta si inserisce “nel solco della campagna di sensibilizzazione promossa dalla rivista ecologista ‘People for Planet’ e dei principali studi ed esperienze internazionali”.

Secondo i consiglieri regionali la vendita di farmaci sfusi in farmacia “è ormai una realtà in paesi come Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada”. Inoltre, “è allo studio dei governi francese e svizzero, che hanno deciso l’avvio di una sperimentazione”.

Sembra dunque arrivato il tempo di cambiare le cose, in tal senso, anche in Italia.

Secondo il ‘Rapporto Rifiuti Urbani 2015’, infatti, sono oltre 1500 le tonnellate di rifiuti medicinali da smaltire ogni anno.

“Troppi sono, infatti, i farmaci, perlopiù a carico del servizio sanitario nazionale, che finiscono sprecati, spesso confezioni mai aperte e scadute, e che diventano poi un enorme quantità di rifiuti da smaltire”, affermano i consiglieri.

L’obiettivo di tale proposta è quindi anche quello di “promuovere una proficua collaborazione tra medici, farmacisti e aziende produttrici per diffondere prioritariamente la vendita di farmaci sfusi”.

In questo modo, si potranno rendere disponibili confezioni dei farmaci calibrate sulle necessità terapeutiche. Ciò consentirà anche di prevedere l’introduzione di dosaggi personalizzati.

“Infine – concludono Sarti e Fattori – la mozione chiede piena attuazione alla legge 166 del 2016 per consentire la donazione di medicinali non utilizzati alle Onlus per finalità sociali e che tali disposizioni siano estese anche ai farmaci a uso veterinario”.

 

 

 

 

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