Piovella, presidente della Soi, mette in guardia sulle visite oculistiche nei centri ottici. E ribadisce: “Diagnosi vengano solo da medici oculisti”
Matteo Piovella, presidente della Soi, lancia un allarme sul dilagare delle visite oculistiche nei centri ottici.
Un fenomeno in continuo aumento che mette a rischio la salute dei pazienti.
“Non esiste alcun check up della vista che può essere effettuato nei centri ottici – dichiara Piovella – la diagnosi per la salute degli occhi può e deve essere effettuata solo dai medici oculisti”.
Le precisazioni del Presidente della Soi, arrivano in un momento in cui il fenomeno delle visite oculistiche nei centri ottici prende sempre più piede.
Per Piovella occorre fermare “tutti quegli ottici che, negli anni, hanno abusato della buona fede dei loro clienti”.
La legge, però, difende i pazienti.
Le visite oculistiche nei centri ottici, infatti, non possono essere effettuate. Eppure, c’è chi non lo sa o chi fa finta di non sapere.
Ma come fermare questo pericoloso fenomeno?
Per cominciare, Piovella ha presentato una denuncia presso 32 uffici giudiziari italiani.
La Procura della Repubblica di Torino si è immediatamente attivata, aprendo un procedimento penale nei confronti di tre ottici piemontesi.
Questi interventi mirano a porre fine al falso mito diffuso negli anni recenti.
“Si tratta – ha spiegato Matteo Piovella – dell’idea che, quando un paziente va nei centri ottici per farsi fare una misurazione ottica della vista, in realtà si sottopone ad un check up completo della vista”.
Peccato che non sia assolutamente così.
Il check up dall’ottico, infatti, non può sostituirsi alla visita medica.
Cionostante, pubblicità ingannevoli “rassicurano i clienti di non aver più necessità di ulteriori indagini mediche o di approfondimenti diagnostici per la diagnosi e cura delle malattie degli occhi”.
Un fenomeno grave, quello delle visite oculistiche nei centri ottici che, a tutela dei pazienti, deve essere debellato.
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